“2 giorni di tregua Israele-Hamas: 15 ostaggi come condizione per la pace”

Nonostante i negoziati attivi tra Stati Uniti, Israele, Qatar e Hamas, l’accordo per il rilascio di un gran numero di ostaggi detenuti da Hamas a Gaza appare ancora incerto.

L’Egitto si è unito ai negoziati annunciando di essere vicino a chiudere un accordo per una tregua umanitaria a Gaza, basato su uno scambio che prevede il rilascio di ostaggi israeliani in cambio di detenuti palestinesi.

Tuttavia, non sembra che Israele accetterà una pausa prolungata dei combattimenti senza il rilascio di un numero sostanziale di ostaggi, secondo quanto dichiarato da un funzionario statunitense alla Cnn.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che “non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi”.

Anche Hamas mantiene la sua posizione, affermando che l’unico modo per il rilascio degli ostaggi è attraverso un accordo globale per lo scambio totale o parziale dei prigionieri, come dichiarato dal portavoce delle Brigate al-Qassam, l’ala militare di Hamas, Abu Obeida.

Durante i colloqui, sono state avanzate diverse idee, tra cui il rilascio di circa 10-15 ostaggi in cambio di una tregua di uno o due giorni. Tuttavia, fonti diplomatiche hanno precisato che questa proposta non è ancora stata ufficialmente presentata. Un funzionario israeliano ha dichiarato che Israele è disposto a una pausa solo se Hamas dimostra di essere seriamente intenzionato a rilasciare gli ostaggi.

Resta ancora incerto quale sarebbe la durata accettabile della pausa per Israele e quanti ostaggi dovrebbero essere rilasciati.