A Bologna apre una mostra unica su Simenon, con opere e documenti inediti

mostra a bologna esplora la vita e le opere di georges simenon, con focus su maigret e i suoi viaggi, dal 10 aprile all’8 febbraio presso la galleria modernissimo.
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mostra su simenon a bologna nel 2025: opere e documenti inediti da scoprire

Mostra dedicata a Georges Simenon a Bologna

Dal 10 aprile all’8 febbraio, Bologna ospiterà una mostra imperdibile dedicata a Georges Simenon, il rinomato autore belga famoso per i suoi oltre cento romanzi, in particolare per l’iconico ispettore Maigret. L’evento, intitolato “Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere”, è curato da Luca Farinelli, direttore della Cineteca, e da John Simenon, figlio del grande scrittore. La manifestazione si svolgerà presso la Galleria Modernissimo, un ampio spazio eventi situato nel sottopasso di via Emilia, a pochi passi da piazza Maggiore.

Un’esposizione ricca di storia e documenti

Questa mostra si estende su una superficie di 1300 metri quadrati ed è il risultato di un lungo lavoro di John Simenon, che ha impiegato dieci anni per realizzarla, dopo sei anni di tentativi per allestirla a Liegi, la città natale del padre. L’esposizione include un’impressionante collezione di 856 documenti, di cui alcuni inediti, e 900 fotografie, proiettate su maxischermi in una narrazione visiva continua. A completare l’esperienza, una quarantina di filmati curati dallo scenografo Giancarlo Basili, noto per le sue collaborazioni con registi come Marco Bellocchio.

La versatilità di Simenon e il mondo di Maigret

La versatilità dell’opera di Simenon è evidente, con Maigret che ha debuttato al cinema già nel 1931, grazie a una riduzione cinematografica del romanzo “La nuit du carrefour”, diretta da Jean Renoir. John Simenon ha espresso il suo affetto per il “Maigret” interpretato da Gérard Depardieu, ma ha anche ricordato con nostalgia l’indimenticabile Gino Cervi, il Maigret televisivo con l’accento bolognese, con cui suo padre aveva instaurato una bella amicizia.

I viaggi di Simenon: un percorso espositivo unico

La mostra non si limita a esplorare la figura di Maigret, ma si addentra nei viaggi che Simenon ha compiuto, sia fisici che spirituali. Farinelli ha spiegato che il percorso espositivo inizia da Liegi e si dirige verso la Parigi degli anni ’20, dove Simenon visse in barca con la prima moglie. Tra gli oggetti esposti, un album familiare di Tigy, la prima moglie, e fotografie scattate durante i suoi reportage. Un capitolo significativo è dedicato agli Stati Uniti, dove Simenon conobbe la sua seconda moglie. L’Italia ha un posto speciale nel cuore di Simenon, essendo il paese con il maggior numero di lettori delle sue opere. Il suo legame con Mondadori, iniziato nel 1932, e il successivo passaggio ad Adelphi nel 1984, grazie all’interesse di Roberto Calasso, hanno contribuito a far conoscere Simenon come scrittore a tutto tondo, non solo come autore di gialli.

Un’occasione per scoprire il vero Simenon

Roberto Colajanni, direttore di Adelphi, ha sottolineato l’importanza della mostra, che offre uno sguardo approfondito su chi fosse realmente Simenon, al di là del suo personaggio più famoso. John Simenon ha rivelato di aver iniziato a leggere le opere del padre solo a quarant’anni, esprimendo un affetto particolare per “La neve era sporca”, un romanzo che porta con sé ricordi d’infanzia. “Il mestiere di uomo è difficile”, una frase che ha segnato la sua crescita, riassume bene il percorso di vita di un autore che continua a influenzare generazioni di lettori.

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