A dicembre si voterà per il riconoscimento dell’Unesco sulla cucina italiana

la cucina italiana in attesa del riconoscimento unesco: il dossier di candidatura e il suo significato culturale saranno valutati il 10 novembre 2025 a nuova delhi.
"Immagine che rappresenta il voto per il riconoscimento dell'Unesco sulla cucina italiana a dicembre." "Immagine che rappresenta il voto per il riconoscimento dell'Unesco sulla cucina italiana a dicembre."
a dicembre 2025 si svolgerà il voto per il riconoscimento dell'unesco sulla cucina italiana, un passo importante per la valorizzazione del patrimonio gastronomico nazionale

Il 10 novembre 2025 rappresenta una data cruciale per gli appassionati della cucina italiana. In quella giornata, infatti, sarà reso pubblico il risultato della valutazione tecnica del dossier di candidatura per il riconoscimento da parte dell’Unesco. Questo annuncio avviene a pochi giorni dall’importante incontro di dicembre a Nuova Delhi, dove il comitato dell’Unesco esaminerà non solo il dossier, ma anche la filosofia culturale che lo sostiene. Si tratta di un passo significativo per la tradizione culinaria italiana, che potrebbe finalmente ricevere un riconoscimento di grande prestigio.

Il dossier di candidatura: un’identità culturale da difendere

Il dossier, redatto da Pier Luigi Petrillo, docente presso Luiss e Unitelma Sapienza, va oltre la semplice descrizione dei piatti tipici della cucina italiana. Esplora, infatti, come il cibo rappresenti l’identità culturale di un popolo. Durante la discussione a Nuova Delhi, il comitato dell’Unesco valuterà non solo il contenuto del dossier, ma anche la sua importanza culturale. Petrillo ha affermato che il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell’umanità sarebbe un evento senza precedenti, poiché rappresenterebbe la prima volta in cui un’intera cucina riceve un simile onore, piuttosto che singole pratiche o tradizioni.

Il professor Petrillo si mostra ottimista riguardo all’esito di questo confronto internazionale. Sottolinea come il dossier evidenzi il significato culturale della cucina italiana, concepita non solo come un atto quotidiano, ma come un mosaico di diversità che arricchisce la cultura nazionale. La candidatura rappresenta, quindi, non solo un riconoscimento della tradizione culinaria, ma anche un’affermazione di valori culturali che uniscono le persone attraverso il cibo.

Il sondaggio dell’Unesco: cibo e patrimonio culturale

In concomitanza con la valutazione del dossier, l’Unesco ha avviato un sondaggio tramite il proprio canale WhatsApp, invitando gli utenti a condividere le loro associazioni con il concetto di patrimonio immateriale. Le risposte più comuni hanno rivelato che la maggior parte delle persone associa immediatamente il termine a “tradizioni alimentari”. Questo risultato ha sorpreso lo stesso Petrillo, che ha ricordato come, nel 2003, quando iniziò a seguire la Convenzione Unesco, fosse difficile far comprendere l’importanza del legame tra cibo e cultura.

La prima affermazione significativa in questo ambito è stata la candidatura della Dieta Mediterranea, che ha ottenuto il riconoscimento come pratica alimentare. Da quel momento, quasi il 10% dei riconoscimenti Unesco è legato al cibo, evidenziando un cambiamento nella percezione collettiva del valore culturale del cibo. Petrillo conclude che il sondaggio attuale dimostra come questo valore sia ormai condiviso e riconosciuto dalla società.

Con l’avvicinarsi del 10 novembre, l’attesa cresce. La speranza è che la cucina italiana possa finalmente ottenere il riconoscimento che merita, portando con sé un messaggio di unità e identità culturale.

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