Un’inaugurazione imperdibile: La mostra ‘Genesi e divenire del Barocco’ a Napoli
Il 10 aprile 2025, alle ore 17, Napoli si prepara a diventare il palcoscenico di un evento culturale di grande importanza. Presso Palazzo Ricca, sede della Fondazione Banco Napoli, avrà luogo l’inaugurazione della mostra ‘Genesi e divenire del Barocco tra Roma e Napoli. Dipinti da Palazzo Chigi in Ariccia e dalla collezione Koelliker’. Curata da Francesco Petrucci e don Gianni Citro, l’esposizione si propone di analizzare le intricate interazioni artistiche tra Roma e Napoli, due città che durante il periodo barocco furono veri e propri centri nevralgici della cultura europea.
Un’esposizione di eccellenza
La mostra, che rimarrà aperta fino a giugno, mira a mettere in luce la profonda connessione tra Roma e Napoli nel campo della pittura. Gli organizzatori evidenziano come numerosi artisti, inizialmente attivi nella capitale papale, abbiano scelto di trasferirsi nel viceregno napoletano, mentre altri, formatisi a Napoli, abbiano trovato la loro espressione artistica nel cuore del cattolicesimo. Esemplari figure come Caravaggio e Ribera, che si sono formati a Roma per poi lasciare un’impronta indelebile a Napoli, rappresentano solo alcuni dei frutti di questo scambio culturale. Altre personalità , come Bernini, originario di Napoli e diventato uno dei protagonisti del Barocco romano, e Salvator Rosa, che ha creato molte delle sue opere più celebri a Roma, arricchiscono ulteriormente il panorama artistico dell’esposizione.
Un’occasione imperdibile per il pubblico
La selezione dei dipinti è stata realizzata con grande attenzione, comprendendo venti opere di alta qualità : dieci provenienti da Palazzo Chigi in Ariccia, che ospita il museo del barocco romano, e dieci dalla prestigiosa collezione Koelliker, una delle più rinomate raccolte private di arte italiana, frutto del mecenatismo dell’imprenditore milanese Luigi Koelliker. Questi dipinti, rappresentativi delle scuole romana e napoletana, dimostrano come gli artisti abbiano saputo fondere le loro influenze naturaliste e manieriste, creando opere che raccontano di interazioni reciproche e di una vitalità artistica in continua evoluzione.
All’inaugurazione, prevista per il 10 aprile, parteciperanno figure di spicco come il presidente della Fondazione Orazio Abbamonte, il direttore della Fondazione Ciro Castaldo e i curatori Petrucci e Citro. Don Citro ha sottolineato l’importanza di questa mostra, evidenziando come essa nasca da un’esigenza culturale di raccontare storie, intuizioni e scoperte artistiche, dando visibilità a opere spesso dimenticate. Abbamonte ha aggiunto che la Fondazione si propone di contribuire al mondo degli studi artistici, offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire capolavori talvolta sconosciuti.
Un’indagine artistica di profonditÃ
Ciro Castaldo ha messo in luce come le opere selezionate, frutto di un attento lavoro di ricerca da parte di don Citro e Petrucci, siano destinate a segnare un nuovo percorso nello studio delle relazioni tra la produzione artistica barocca di Roma e quella di Napoli. Questo approccio, che invita a riflettere su un tema spesso trascurato dalla critica, rappresenta un’importante occasione per approfondire la comprensione di un periodo artistico che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte.
Con questa mostra, Napoli non solo celebra il suo patrimonio artistico, ma si propone come un punto di riferimento per la valorizzazione della cultura barocca, invitando tutti, dagli studenti agli appassionati d’arte, a immergersi in un viaggio affascinante tra opere straordinarie e storie di artisti che hanno segnato un’epoca.