Il 25 marzo 2025, la città di Parma ha ospitato una manifestazione di grande importanza, con un corteo che ha visto la partecipazione di circa 20mila persone, tutte unite sotto il simbolo di Coldiretti. I manifestanti, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno raggiunto il centro della città emiliana a bordo di numerosi pullman, dirigendosi verso la sede dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. L’atmosfera era vibrante, con 10mila bandiere gialle che sventolavano, emblema dell’organizzazione, insieme a quelle dell’Unione Europea. Il messaggio del corteo era chiaro e incisivo, sintetizzato nello slogan “Facciamo luce”.
Richiesta di maggiore trasparenza
L’evento organizzato da Coldiretti non si è configurato come una protesta nei confronti dell’EFSA, ma come un appello per una maggiore trasparenza e un’attenzione scientifica più rigorosa nella valutazione dei cibi cellulari. Questi alimenti, definiti sintetici e prodotti in laboratorio, necessitano di un’analisi approfondita. L’associazione ha sottolineato l’importanza di non trattare questi alimenti come semplici novità, ma di sottoporli a un iter di approvazione simile a quello dei farmaci. La richiesta di una regolamentazione chiara e precisa è stata ribadita con fermezza, evidenziando che la sicurezza alimentare deve essere una priorità assoluta.
Partecipazione di figure di spicco
Il corteo ha visto la partecipazione di figure di rilievo nel settore agricolo e alimentare italiano. Tra questi, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, hanno preso la parola per enfatizzare l’importanza di una regolamentazione rigorosa e trasparente. Entrambi hanno manifestato preoccupazione per la salute dei consumatori, sottolineando che una corretta gestione e valutazione dei cibi sintetici è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare. La loro presenza ha conferito ulteriore forza alla manifestazione, rendendo il messaggio ancora più incisivo.
In un contesto di rapidi cambiamenti nella produzione alimentare, la voce di Coldiretti e dei suoi sostenitori si è levata con determinazione, chiedendo un futuro in cui la trasparenza e la sicurezza siano al centro delle politiche alimentari europee.