Accademia dei Lincei lancia un allerta sul calo delle vaccinazioni in Italia e chiede azioni.

crescita preoccupante dei casi di morbillo e pertosse in italia a causa del calo delle vaccinazioni e delle disuguaglianze regionali nella copertura vaccinale
"Accademia dei Lincei avverte sul calo delle vaccinazioni in Italia e sollecita interventi urgenti." "Accademia dei Lincei avverte sul calo delle vaccinazioni in Italia e sollecita interventi urgenti."
l'Accademia dei Lincei avverte sul preoccupante calo delle vaccinazioni in Italia e sollecita interventi urgenti per garantire la salute pubblica nel 2025

Allerta per il calo delle vaccinazioni in Italia

La Commissione Salute dell’Accademia dei Lincei ha lanciato un forte allarme riguardo al preoccupante declino delle vaccinazioni nel nostro Paese, richiedendo interventi urgenti per affrontare questa emergenza. Un documento redatto da alcuni dei più rinomati scienziati italiani, tra cui l’immunologo Alberto Mantovani, il microbiologo Rino Rappuoli e l’infettivologo Giuseppe Ippolito, sottolinea l’importanza di una campagna di sensibilizzazione che evidenzi il valore della ricerca scientifica e i benefici delle vaccinazioni.

Una crisi vaccinale in crescita

Il report, intitolato “Vaccini e salute pubblica. Un segnale di allarme e preoccupazione”, mette in luce come, a cinque anni dalla prima diagnosi di Covid-19 in Italia, il Paese stia affrontando una crisi nelle coperture vaccinali. I dati mostrano che per alcuni vaccini infantili, le coperture sono scese al di sotto della soglia raccomandata. Nel 2024, si sono registrati 1.045 casi di morbillo, un aumento drammatico rispetto ai 44 casi del 2023. Questo virus, noto per le sue gravi complicazioni, rappresenta un chiaro segnale di allerta. Inoltre, l’analisi rivela un incremento esponenziale dei casi di pertosse in Italia e in altri Paesi europei tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

Disuguaglianze regionali preoccupanti

Un altro aspetto allarmante riguarda le disuguaglianze regionali. Per il vaccino contro il Papillomavirus umano (HPV), essenziale per prevenire il cancro della cervice uterina, la copertura non raggiunge il 95% in nessuna regione. Nel 2023, solo il 31% delle femmine della coorte di nascita 2010 ha completato il ciclo vaccinale, con percentuali che variano dal 20% in Sicilia al 61% in Toscana. Questo è particolarmente preoccupante, considerando che in Italia il papilloma virus causa circa 1.000 decessi all’anno.

Vaccini e salute globale

Nonostante i progressi ottenuti grazie ai vaccini, come il loro contributo significativo alla salute globale, gli scienziati avvertono che oltre 1 milione di bambini nei Paesi a basso reddito muore ogni anno a causa della mancanza di accesso a vaccini essenziali. Malattie come HIV, tubercolosi e malaria continuano a rappresentare sfide significative per la comunità scientifica, sebbene ci siano segnali promettenti per quanto riguarda i vaccini contro la malaria e i vaccini terapeutici per il cancro.

Vaccini e resistenza agli antibiotici

Inoltre, la Commissione ha ricordato che i vaccini sono fondamentali nella lotta contro la resistenza agli antibiotici, un tema già affrontato nella nota dell’Accademia dei Lincei nel 2024. La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente dimostrato l’importanza dei vaccini come strumento di protezione per la salute pubblica. Gli esperti auspicano che il Biotecnopolo di Siena diventi operativo al più presto, per contribuire attivamente alla salute pubblica nazionale.

Vaccinazioni: un mezzo efficace di protezione

Infine, la Commissione Salute ha sottolineato come i vaccini siano stati tra i mezzi più efficaci per limitare i danni sanitari e sociali durante la pandemia. Secondo l’OMS Europa, tra dicembre 2020 e marzo 2023, la vaccinazione contro il Covid ha salvato oltre 1,6 milioni di vite tra le persone di età pari o superiore a 25 anni, con una percentuale significativa di salvati tra gli over 60. Questi dati non solo evidenziano l’efficacia dei vaccini, ma anche l’importanza di campagne ben organizzate per garantire l’accesso e la somministrazione. Gli scienziati concludono affermando che sarà cruciale continuare a monitorare l’impatto dei vaccini sulla salute pubblica.

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