Aceti di Salutequità: necessario potenziare la qualità delle cure domiciliari complesse

necessità di migliorare la qualità delle cure domiciliari in italia e investimenti urgenti per raggiungere gli obiettivi europei entro il 2026
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Aceti di Salutequità: Urgente Potenziare la Qualità delle Cure Domiciliari Complesse

Il 1° aprile 2025, Roma ha ospitato un evento cruciale per il settore sanitario, durante il quale Tonino Aceti, presidente di Salutequità, ha presentato un report che evidenzia le problematiche dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) in Italia. Nonostante alcuni progressi, il nostro Paese è ancora distante dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea, che mira ad aumentare l’assistenza domiciliare per gli over 65 dal 4% nel 2023 al 10% entro il 2026.

Disparità Regionali e Necessità di Investimenti

Aceti ha descritto la situazione attuale come una “macchia di leopardo” tra le varie Regioni italiane. Mentre alcune aree progrediscono rapidamente, altre rimangono indietro. Questa disparità non solo richiede un monitoraggio più efficace da parte delle autorità centrali, ma mette in luce anche un problema strutturale del Servizio Sanitario Nazionale. “Il tallone d’Achille di tutti gli ambiti assistenziali è proprio il controllo e la supervisione delle Regioni”, ha affermato Aceti.

Il report, redatto dopo un’accurata consultazione con esperti del settore, ha rivelato che il problema principale risiede nella qualità delle cure. “Non siamo ancora conformi all’intesa del 2021 riguardante l’accreditamento e l’autorizzazione delle cure domiciliari”, ha aggiunto Aceti. Questa intesa prevede standard di qualità, sicurezza e innovazione che dovrebbero essere garantiti in tutte le regioni, ma attualmente non sono stati completamente attuati.

Investimenti e Futuro dell’Assistenza Domiciliare

Il presidente di Salutequità ha anche sottolineato l’importanza di un investimento significativo, stimato intorno ai 3 miliardi di euro, per migliorare l’assistenza domiciliare integrata. “Questi fondi, previsti dal Pnrr, devono essere impiegati per sviluppare i servizi necessari a garantire un’assistenza di qualità ai pazienti con situazioni assistenziali complesse”, ha dichiarato. Tuttavia, il potenziale di questi investimenti sembra ancora inespresso, e Aceti ha esortato le istituzioni a fare di più per assicurare che le risorse siano utilizzate in modo efficace.

Durante l’evento, che ha visto la partecipazione di esperti e stakeholder del settore, è emersa la necessità di un approccio coordinato e strategico per affrontare le sfide attuali. La qualità delle cure domiciliari è essenziale per garantire un’assistenza adeguata e dignitosa per i pazienti, e il momento di agire è adesso.

In conclusione, il report di Salutequità rappresenta un appello urgente a tutti gli attori coinvolti nel sistema sanitario italiano: è fondamentale collaborare per garantire che le cure domiciliari diventino un servizio di eccellenza, accessibile e di qualità per tutti i cittadini.

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