Addio a Vito Di Tano, icona del ciclocross italiano: il “gigante del fango” ci lascia a 70 anni

La comunità ciclistica italiana piange Vito Di Tano, leggenda del ciclocross, scomparso a 70 anni. Campione di numerosi titoli, ha lasciato un’eredità indelebile nel cuore degli appassionati.
Addio a Vito Di Tano, icona del ciclocross italiano: il “gigante del fango” ci lascia a 70 anni - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

La comunità ciclistica italiana piange la scomparsa di Vito Di Tano, un nome che ha risuonato per anni nelle competizioni di ciclocross. Deceduto a 70 anni nella sua Fasano, il campione ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli appassionati e degli atleti, grazie ai suoi successi straordinari che lo hanno reso una leggenda del mondo delle due ruote.

Una carriera costellata di successi

Vito Di Tano è stato un atleta che ha saputo eccellere nel ciclocross, una disciplina che richiede non solo potenza ma anche resistenza e abilità in condizioni difficili. Il suo palmarès racconta storie di vittorie che spaziano dal titolo mondiale dilettanti nel 1979, conseguito a Saccolongo, fino al trionfo del 1986 a Lembeek. Non solo, Vito ha collezionato anche sei titoli nazionali e oltre 200 vittorie in carriera, di cui ben 56 su strada. Nel 1979 il suo talento fu riconosciuto con la Medaglia d’oro al Merito Sportivo, testimonianza del suo straordinario contributo allo sport. A ulteriore conferma della sua importanza, nel 2010 ricevette la Palma di Bronzo dal CONI.

La carriera di Di Tano non si è limitata ai trionfi personali; il suo amore per il ciclocross lo ha portato a diventare anche direttore sportivo, un ruolo in cui ha condiviso esperienza e passione con le giovani leve. Il suo impegno nel promuovere il ciclismo è stato un altro aspetto fondamentale della sua vita sportiva.

L’ultimo saluto della comunità

I funerali di Vito Di Tano si svolgeranno giovedì 6 febbraio alle ore 10 presso la parrocchia Santissima Maria del Carmine a Pezze di Greco, una frazione di Fasano. Questo evento rappresenterà un’occasione per la comunità, amici e familiari di dare l’ultimo saluto a un uomo che, oltre a essere un grande atleta, era anche un esempio di umiltà e dedizione. La cerimonia funebre permetterà a molti di rendere omaggio a un campione che ha toccato le vite di tanti, non solo nel mondo del ciclismo ma anche nella vita quotidiana.

Il legame tra Vito e la sua terra natale era profondo. La sua figura è sempre stata rispettata e amata, non solo per i suoi successi, ma anche per la persona che era. La sua partenza segna un vuoto incolmabile nel cuore di molti.

I ricordi di chi lo ha conosciuto

Paolo Guerciotti, noto nel mondo del ciclismo, ha espresso il profondo dolore per la perdita di Vito, sottolineando non solo la sua carriera da corridore ma anche il loro legame personale. La sua testimonianza parla di una relazione fraterna, una fratellanza che andava oltre il rapporto professionale. Vito Di Tano non era solo un eccellente ciclista, ma anche un uomo di valori e integrità, un amico per chiunque avesse avuto la fortuna di conoscerlo.

Anche Gioele Bertolini, campione d’Italia elite di ciclocross, ha voluto omaggiare il suo mentore e guida, definendolo un secondo padre. I ricordi di parole di conforto e sostegno ricevute non faranno che rafforzare il legame tra il giovane ciclista e colui che lo ha ispirato.

La perdita di Vito Di Tano rappresenta non solo un lutto per i suoi cari, ma anche per l’intero movimento ciclistico nazionale, che ora dovrà fare i conti con l’assenza di un uomo che ha dato tanto alle due ruote. Il suo esempio continuerà a ispirare generazioni di atleti.

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