Iniziativa solidale al Campus Bio-Medico di Roma
Al Campus Bio-Medico di Roma, un’importante iniziativa ha notevolmente migliorato la vita dei pazienti in day hospital oncologico. Grazie a un progetto ispirato dall’esperienza personale del dottor Domenico Borzomati, responsabile della Chirurgia digestiva funzionale, sono stati introdotti 40 tablet per intrattenere i pazienti durante le lunghe attese dei trattamenti. Questa innovazione è stata accolta con entusiasmo, poiché si propone di rendere meno gravoso il tempo trascorso in ospedale, offrendo la possibilità di guardare film, serie TV e documentari.
Un progetto ispirato da un’esperienza personale
Il 24 marzo 2025, il Campus Bio-Medico ha ufficialmente attivato i tablet, segnando un passo significativo verso un ambiente più accogliente per i pazienti oncologici. Borzomati, avendo vissuto in prima persona le difficoltà del day hospital, ha avviato una raccolta fondi con l’intento di dimostrare che “un buon film aiuta a guarire”. La sua iniziativa ha ricevuto un caloroso sostegno dalla comunità, che ha contribuito con generosità.
Il valore del comfort e della serenità
Carlo Tosti, presidente della Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico, ha messo in evidenza l’importanza di mettere il paziente al centro delle attenzioni. “Grazie alla sensibilità di chi ha sostenuto questa iniziativa di crowdfunding, i pazienti oncologici potranno trovare un ambiente più accogliente”, ha affermato Tosti. L’obiettivo è rispondere non solo alle necessità mediche, ma anche a quelle emotive, creando un’atmosfera di conforto e serenità.
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Un’iniziativa che rinnova l’approccio alla cura
Il dottor Bruno Vincenzi, responsabile del Day hospital oncologico, ha sottolineato come il tempo di permanenza in reparto possa risultare lungo e impegnativo. “Offrire uno strumento che aiuti i pazienti a trascorrere il tempo in ospedale in modo meno pesante e più piacevole può davvero fare la differenza”, ha dichiarato. Con l’accesso a contenuti di intrattenimento, i pazienti di Oncologia medica, Radioterapia ed Ematologia possono trasformare l’attesa in un’opportunità di svago, alleviando il peso della malattia.
La tecnologia come supporto alla cura
Paolo Sormani, amministratore delegato e direttore generale della Fondazione, ha evidenziato il ruolo cruciale della tecnologia nel processo di cura. “I tablet offriranno la possibilità di aprire, nel luogo della terapia, finestre su altri mondi”, ha affermato Sormani. L’umanizzazione delle cure è un valore fondamentale per la Fondazione, che si impegna a non lasciare mai soli i pazienti più fragili.
In sintesi, l’iniziativa del Campus Bio-Medico rappresenta un passo significativo verso un’assistenza sanitaria più umana e attenta alle esigenze dei pazienti, dimostrando che anche piccoli gesti possono avere un grande impatto sulla qualità della vita.

