Alessandro Michele esplora l’intimità nella nuova collezione Valentino autunno/inverno 2025/26.

sfilata di valentino a parigi esplora il tema dell’intimità attraverso un’ambientazione provocatoria e una fusione di stili storici, invitando a riflessioni sulla nostra identità e espressione.
"Collezione Valentino autunno/inverno 2025/26 di Alessandro Michele: esplorazione dell'intimità attraverso la moda." "Collezione Valentino autunno/inverno 2025/26 di Alessandro Michele: esplorazione dell'intimità attraverso la moda."
alessandro michele presenta la collezione valentino autunno/inverno 2025/26, un viaggio nell'intimità e nell'espressione personale attraverso la moda

Un’atmosfera carica di emozioni a Parigi

A Parigi, l’aria è intrisa di emozioni e riflessioni profonde mentre Alessandro Michele svela la sua nuova collezione per Valentino , intitolata “Le Méta-Théâtre Des Intimités”. Questa sfilata , tenutasi nel 2025 , si distingue per un’ambientazione insolita, caratterizzata da luci soffuse e neon rossi che richiamano l’atmosfera di un bagno pubblico , simbolo di un’intimità esplorata e messa in discussione.

Chi ha partecipato

Michele, celebre per il suo approccio innovativo alla moda , ha attirato una platea di nomi illustri, tra cui Francois Henry Pinault , Francesca Bellettini , e star come Jared Leto e Victoria De Angelis . La collezione autunno/inverno 2025/26 rappresenta la seconda proposta di pret-a-porter dello stilista, che ha recentemente debuttato anche nel mondo dell’ Haute Couture con la linea Vertigineaux.

Il tema centrale della collezione

Il fulcro di questa collezione è una riflessione sull’ intimità e sul dualismo tra pubblico e privato. Michele si interroga su quanto sia possibile avvicinarsi al nostro io più profondo, allontanandosi dalla superficialità . “Questa esaltazione dell’ intimità come rifugio mi sembra un’illusione scivolosa”, afferma lo stilista, evidenziando che nessuna forma di intimità può realmente rivelarci in modo definitivo. Le sue affermazioni sono arricchite da citazioni di pensatori come Ludwig Wittgenstein e Hanna Arendt , che ampliano il discorso sulla complessità dell’ identità e della percezione di sé.

Un ambiente distopico e perturbante

La sfilata si svolge in un contesto che Michele descrive come “distopico e perturbante”, dove il suo massimalismo si esprime attraverso l’uso di pizzi pregiati , body e corsetti , oltre a gonne di tulle abbinate a cappotti eleganti e pellicce . Non manca il denim , reinterpretato in chiave moderna con jeans classici abbinati a top in stile corsetteria .

Fusione di stili e riferimenti storici

In questo spazio che sfida le convenzioni, i modelli e le modelle presentano una fusione di stili , portando in passerella capi che parlano ai consumatori contemporanei. Dettagli come fiocchi , balze e pantaloni svasati richiamano gli anni Sessanta , mentre blazer dalle spalle over degli anni Ottanta si mescolano a mini abiti animalier e abiti da sera raffinati.

Un dialogo tra intimità e espressione

La scelta di un bagno pubblico come ambientazione non è casuale: Michele intende abbattere le barriere tra ciò che è intimo e ciò che è esposto, creando un dialogo tra il personale e il collettivo. “Uno spazio in cui l’ intimità riconquista il proprio ruolo di costruzione identitaria “, spiega. La sfilata di Valentino trascende il semplice evento di moda , diventando un’esperienza che invita a riflettere su come ci presentiamo al mondo e su come l’ intimità possa fungere da forma di espressione e connessione profonda.

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