Allerta 007 italiani: terrorismo e passaporti falsi dalla Turchia

Secondo un’indagine dei servizi segreti, i terroristi islamici utilizzano passaporti comunitari falsi per entrare in Europa. Questi documenti vengono prodotti in Turchia e venduti a coloro che utilizzano la rotta balcanica per attraversare la frontiera italiana. Non solo immigrati clandestini, ma anche combattenti musulmani che si uniscono alle cellule terroristiche in Europa. Secondo gli 007, Turchia e Serbia sono le nazioni di transito, dove i radicalizzati soggiornano prima di raggiungere la loro destinazione. Anche i migranti marocchini prendono l’aereo invece di attraversare il Mediterraneo, fermandosi nei paesi dove acquistano i passaporti falsi.

La Slovenia come porta d’accesso

La Slovenia è la porta d’accesso principale. Il ministro dell’Interno ha sollevato la grave criticità della situazione e la necessità di chiudere quella frontiera. Pertanto, Giorgia Meloni ha annunciato la sospensione degli accordi di Schengen con Lubiana a partire da oggi. Questa decisione è giustificata dagli attacchi di Hamas contro Israele e dagli appelli dei fondamentalisti islamici alla Jihad contro l’Occidente, che hanno portato a una ripresa degli attentati in Europa da parte dei lupi solitari. Il ripristino temporaneo della dogana da parte dell’Italia è un segno tangibile del suo impegno nella lotta al terrore.

Modifiche al decreto immigrazione

Dopo una riunione a Palazzo Chigi, il governo ha deciso di redigere una serie di emendamenti che modificheranno parte del decreto immigrazione. La frontiera orientale è la più esposta alla minaccia di infiltrazioni terroristiche, sia per motivi storici che logistici. Il controllo del confine con la Slovenia è molto complicato e nell’area dei Balcani ci sono gruppi radicalizzati che sono il risultato della guerra in Kosovo. Secondo l’intelligence, questa è l’area in cui chi è stato reclutato e addestrato può trovare rifugio prima di arrivare in Europa.

Arrivi via mare e via terra

Secondo il Centro militare di studi strategici della Difesa, solo un terrorista su sei arriva via mare, mentre gli altri cinque arrivano via terra, dai confini orientali. Inoltre, i clandestini che arrivano in barca si radicalizzano solo dopo anni di permanenza in Europa. Ad esempio, Abdesalem Lassoued, arrivato a Lampedusa nel 2011, ha ucciso due persone a Bruxelles tre giorni fa. Il governo italiano aveva segnalato più volte questo lupo solitario alle autorità belghe e svedesi.

Il contributo dell’Italia nella lotta al terrorismo

Il governo italiano sta offrendo il suo contributo nella lotta al terrorismo islamico. Tuttavia, c’è il rischio che l’attenzione su Lampedusa come punto di arrivo degli jihadisti induca gli altri paesi dell’UE a chiudere le frontiere con l’Italia, trasformando il paese nell’hub europeo dell’immigrazione irregolare.