ammonizione di de Vrij e la contestata mancanza di rigore per l’inter: la decisione arbitrale analizzata

Controversie arbitrali caratterizzano la partita tra Inter e Lecce, con l’ammonizione di de Vrij e il mancato rigore per fallo di mano di Baschirotto al centro del dibattito.
ammonizione di de Vrij e la contestata mancanza di rigore per l’inter: la decisione arbitrale analizzata - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Un episodio controverso ha animato la partita tra Inter e Lecce, in particolare per l’ammonizione di Stefan de Vrij e l’assenza di un rigore a favore dei nerazzurri. L’arbitro Livio Marinelli ha preso una decisione che ha suscitato animosità tra i tifosi, soprattutto quelli giallorossi e i sostenitori dell’Inter, ora oggetto di dibattito per l’interpretazione delle norme sul gioco. Questo articolo esplorerà i dettagli di questi eventi e analizzerà le decisioni arbitrali da un punto di vista tecnico.

l’ammonizione a de Vrij: scelta corretta o errore dell’arbitro?

L’ammonizione a Stefan de Vrij, per un fallo su Krstovic, ha generato diverse reazioni. Durante la partita, l’attaccante del Lecce ha ricevuto un passaggio lanciato verso l’area avversaria, ma si è trovato di fronte il difensore olandese dell’Inter, il quale ha tentato di anticiparlo. La scelta di Marinelli, allettata dalle proteste dei tifosi del Lecce che invocavano un’espulsione, è stata quella di estrarre un cartellino giallo.

Il dibattito riguarda principalmente se l’azione di de Vrij avesse le caratteristiche di un intervento che negasse un’evidente occasione da gol, un elemento necessario per l’applicazione della regola DOGSO . Esaminando attentamente l’episodio, si rileva che la direzione dell’azione era instabile e non chiaramente a favore dell’Inter, poiché il pallone era diretto fuori dalla porta. Luca Marelli, esperto commentatore, ha sottolineato che mancava un presupposto chiave per considerare l’azione un DOGSO, ovvero la chiara possibilità di segnare. Pertanto, l’ammonizione sembra essere una decisione giusta e ben ponderata.

De Vrij, dopo il cartellino giallo, ha espresso il suo disappunto, ritenendo di non aver commesso fallo, ma le proteste da parte dei giocatori del Lecce hanno reso la situazione ancora più confusa. La complessità della situazione è accentuata dal fatto che entrambi i calciatori cercavano di giocare il pallone, facendo così emergere ulteriori interrogativi sull’interpretazione da parte del direttore di gara.

il mancato rigore per l’inter: la questione del fallo di mano di Baschirotto

Un altro episodio controverso ha avuto luogo nei primi momenti della partita, quando Lautaro Martinez ha sollevato alzato la voce per un presunto fallo di mano di Baschirotto in area. L’azione è avvenuta durante un cross pericoloso, e i nerazzurri hanno immediatamente protestato. Tuttavia, sia l’arbitro che il VAR hanno deciso di non intervenire.

L’analisi della situazione rivela che Baschirotto ha compiuto un movimento non conforme alla norma, aprendosi il braccio verso il pallone anziché tenerlo vicino al corpo. Questa dinamica potrebbe aver influito sulla decisione di non concedere il rigore, poiché un fallo di mano in area di rigore richiede una chiara intenzione o un movimento anomalo rispetto al posizionamento naturale del corpo. La controversia suscitata ha fatto emergere il legame tra il gesto del difensore e le regole del football, sollevando interrogativi sull’interpretazione della manovra.

Questo episodio non solo ha influito sul risultato della partita, ma ha anche innescato un dibattito più ampio su come gli arbitri gestiscano situazioni simili. La sorveglianza e la valutazione da parte del VAR sono stati fondamentali in questo frangente, ma l’assenza di una chiamata ha lasciato molti tifosi insoddisfatti, alimentando le critiche nei confronti degli ufficiali di gara.

La partita è stata un laboratorio di decisioni arbitrali, evidenziando come la soggettività possa influenzare il funzionamento del gioco stesso. Gli episodi analizzati ci invitano a riflettere sulla necessità di un’interpretazione rigorosa delle regole, fondamentale per garantire l’equità in campo e mantenere la credibilità delle competizioni.

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