“Amy Sherald al Whitney Museum: un viaggio nell’arte afroamericana e nelle sue storie”

mostra di amy sherald al whitney museum esplora l’evoluzione dell’arte afroamericana con opere iconiche e inedite, celebrando il decimo anniversario del museo a new york.
"Opera di Amy Sherald al Whitney Museum, esplorando l'arte afroamericana e le sue storie." "Opera di Amy Sherald al Whitney Museum, esplorando l'arte afroamericana e le sue storie."
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La mostra “American sublime” di Amy Sherald

La rassegna “American Sublime”, firmata dall’artista Amy Sherald, ha aperto le sue porte al Whitney Museum of American Art di New York il 9 aprile 2025. Questo evento segna una tappa fondamentale per Sherald, già celebre per il suo ritratto ufficiale dell’ex First Lady Michelle Obama, realizzato nel 2018. Con una selezione di circa cinquanta opere che abbracciano il periodo dal 2007 a oggi, la mostra offre un’affascinante panoramica sulla carriera dell’artista, curata da Sarah Roberts e presentata da Rujeko Hockley.

Opere iconiche e inedite

Non si tratta solo di esporre i lavori più noti, come i ritratti di Michelle Obama e di Breonna Taylor, l’afroamericana tragicamente uccisa nel 2020 dalla polizia a Louisville. La mostra include anche opere inedite e raramente viste, che offrono uno sguardo sull’evoluzione stilistica e tematica di Sherald. Tra i pezzi di spicco, spicca “For Love, and for Country” (2022), una reinterpretazione della celebre fotografia di Alfred Eisenstaedt “V-J Day in Times Square”, in cui i protagonisti bianchi sono sostituiti da due afroamericani queer in uniforme, offrendo una nuova prospettiva su un’immagine iconica della cultura americana.

Un’artista che racconta storie

Originaria di Columbus, in Georgia, ma ora residente a New York, Sherald si definisce una realista americana, raccontando storie che riflettono l’esperienza afroamericana. La sua arte sfida le narrazioni tradizionali, reinterpretando figure archetipiche come il cowboy o la reginetta di bellezza, presentandole in una luce che ne mette in evidenza la complessità e l’umanità. Attraverso il suo lavoro, Sherald colma un vuoto nella storia dell’arte figurativa, portando in primo piano soggetti neri spesso trascurati.

Un’opera che ispira riflessioni

Un’altra opera che ha catturato l’attenzione è “Miss Everything (Unsuppressed Deliverance)”, scelta dal New Yorker per la copertina del numero del 24 marzo 2025. Ispirata a “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll, l’opera ritrae una donna con una gigantesca tazza da tè, simbolo di una narrazione che invita a riflettere su temi di identità e appartenenza.

Celebrazioni al Whitney Museum

La mostra si inserisce in un contesto di festeggiamenti per il decimo anniversario del Whitney nella sua attuale sede nel Meatpacking District di Manhattan. L’edificio, progettato dall’architetto Renzo Piano, si trova tra l’High Line e il fiume Hudson. Le celebrazioni, denominate “Decade Downtown”, comprenderanno una serie di eventi, tra cui dance party, concerti dal vivo e visite guidate al museo, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente per i visitatori.

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