Andrea Simoncini: Un Passo Storico per i Diritti delle Persone con Disabilità
Il 10 marzo 2025, il professor Andrea Simoncini, stimato costituzionalista dell’Università degli Studi di Firenze, ha rilasciato una dichiarazione di grande rilevanza riguardo alla recente legge sui diritti delle persone con disabilità, evidenziando il suo significato storico. Simoncini ha messo in luce come l’articolo 38 della Costituzione italiana, redatto nel 1948, rappresenti un unicum nel contesto delle costituzioni del secondo dopoguerra, in particolare per il riconoscimento del diritto all’educazione e all’avviamento professionale per le persone disabili.
Il significato delle parole
“Le parole non sono mai neutre”, ha dichiarato Simoncini, riflettendo sull’evoluzione del linguaggio e sul suo impatto sulla società. Secondo il professor Simoncini, termini come “minorato” e “handicappato” sono oggi considerati obsoleti e offensivi, e il loro utilizzo può denotare una volontà di offendere. In un’intervista con Adnkronos, ha spiegato come le parole possano stigmatizzare le differenze oppure, al contrario, esaltare la ricchezza dell’umanità. “Non dobbiamo dimenticare che la nostra Costituzione parla di ‘minorati’ e non di ‘disabilità’, ma è fondamentale riconoscere che, nonostante il linguaggio, il diritto è stato affermato”, ha aggiunto.
Simoncini ha richiamato l’attenzione sull’importanza di non perdere di vista il valore storico dell’articolo 38, che ha rappresentato un passo avanti significativo nel riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. “Questo articolo non si limita a garantire un’assistenza economica, ma riconosce il diritto alla partecipazione attiva nella società“, ha sottolineato. Secondo il giurista, la Costituzione afferma che ogni persona, indipendentemente dalle proprie capacità, ha il diritto di sviluppare il proprio potenziale attraverso l’educazione e il lavoro.
Politiche di inclusione e sostegno
Il professor Simoncini ha evidenziato come, nel corso degli anni, l’articolo 38 abbia ispirato politiche di inclusione e sostegno per i ragazzi e le ragazze con disabilità. “La Corte costituzionale ha ripetutamente sottolineato l’importanza di rendere effettivo questo diritto”, ha dichiarato, mettendo in risalto come le politiche di inserimento lavorativo per le ‘categorie protette’ siano state un passo cruciale verso un approccio meno assistenziale e più orientato all’inclusione.
Tuttavia, il professor Simoncini ha avvertito che, pur riconoscendo la necessità di aggiornare il linguaggio della Costituzione, è fondamentale non svalutare il suo significato. “La Costituzione rimane un riferimento imprescindibile per una società che mira a rispettare la dignità di ogni individuo“, ha concluso, esortando a non perdere di vista i progressi già compiuti.
In un momento in cui la società è chiamata a riflettere sul linguaggio e sui diritti, le parole del professor Simoncini risuonano come un invito a continuare a lavorare per un futuro più inclusivo e rispettoso delle differenze.