Ankara offre supporto a Damasco nella lotta contro il terrorismo

Erdogan offre supporto a Damasco nella lotta contro Isis e Pkk, segnando un cambiamento nella politica turca e potenzialmente influenzando gli equilibri geopolitici in Medio Oriente.
Ankara offre supporto a Damasco nella lotta contro il terrorismo - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha recentemente dichiarato che Ankara è pronta a sostenere la nuova amministrazione di Damasco nella lotta contro le minacce terroristiche. Tra le organizzazioni menzionate vi sono l’Isis e il Partito dei lavoratori del Kurdistan , quest’ultimo considerato terroristico da Ankara per i legami con le forze curde siriane. In un contesto geopolitico complesso, queste affermazioni sono state fatte durante una conferenza stampa congiunta con Ahmad Sharaa, autoproclamato presidente della Siria, e trasmesse dalla tv di Stato, Trt, suscitando un notevole interesse internazionale.

Il contesto della dichiarazione di Erdogan

La dichiarazione di Erdogan si inserisce in un quadro di relazioni difficili e intricate tra Turchia e Siria, due paesi che, nel corso degli anni, hanno vissuto tensioni e conflitti. La Turchia ha storicamente sostenuto gruppi di opposizione siriana nella lotta contro il regime di Bashar al-Assad, mentre nel contesto dell’innalzamento delle minacce terroristiche, si è assunta un ruolo di maggiore responsabilità nel contrasto di tali organizzazioni.

La scelta di Erdogan di estendere un ramoscello d’ulivo al governo siriano rappresenta un cambiamento significativo nella politica turca, fino a oggi caratterizzata da una netta opposizione all’amministrazione di Damasco. La cooperazione dichiarata si basa sulla necessità di combattere unitamente alle minacce comuni, acquisendo un’importanza strategica nel panorama del Medio Oriente.

Le organizzazioni terroristiche menzionate

Le due principali organizzazioni menzionate da Erdogan, l’Isis e il Pkk, sono terzi attori chiave nel contesto siriano e turco. L’Isis, noto per le sue violenze e il tentativo di stabilire un califfato, ha mantenuto una presenza insidiosa nella regione. Sebbene il gruppo abbia perso gran parte del suo territorio, i rapporti di attacco continuano a preoccupare gli stati della regione e oltre.

D’altra parte, il Pkk, da anni in lotta per l’autonomia curda in Turchia, è quotidianamente al centro di una guerra intra statale. Ankara considera il Pkk una minaccia diretta, accusandolo di perpetrate attacchi contro obiettivi turchi. I legami del Pkk con le forze curde siriane complicano ulteriormente la situazione, creando una dinamica complessa all’interno della quale la Turchia cerca di esercitare la propria influenza.

Le implicazioni geopolitiche

Questa apertura da parte di Ankara potrebbe modificare gli equilibri del potere in Medio Oriente. Un’alleanza con la Siria potrebbe permettere alla Turchia di consolidare la propria posizione nel conflitto siriano e di contrastare le minacce terroristiche in modo più efficiente. Tuttavia, esistono rischi significativi e incertezze legate a questo approccio.

Il successivo sviluppo di relazioni bilaterali tra Turchia e Siria potrebbe avere ripercussioni su altri attori della regione. Potrebbe influenzare le posizioni di potenze come l’Iran e la Russia, che hanno storicamente sostenuto il regime di Assad. I rapporti tra Damasco e i curdi siriani, già tesi, potrebbero essere ulteriormente complicati dalla nuova partnership tra Ankara e la Siria.

La decisione di Erdogan di favorire la cooperazione con Damasco rappresenta una mossa audace, ma necessaria, per affrontare le sfide comuni nel campo della sicurezza. Mentre questo sviluppo verrà monitorato da vicino, è chiaro che gli eventi futuri potrebbero portare a cambiamenti significativi nella stabilità regionale e nella lotta contro le organizzazioni terroristiche.

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