Il bando per la capitale italiana della cultura 2028
Il Ministero della Cultura ha lanciato una procedura di selezione per il prestigioso titolo di Capitale italiana della cultura 2028. Questo nuovo bando, disponibile sul sito ufficiale del MiC, rappresenta un’importante opportunità per le città italiane di valorizzare il proprio patrimonio culturale e di promuovere progetti innovativi, favorendo così una crescita culturale, sociale ed economica.
Chi può partecipare e scadenze importanti
Le città metropolitane, i Comuni e le Unioni di Comuni che desiderano partecipare sono tenuti a presentare una manifestazione di interesse entro il 3 luglio 2025. Successivamente, dovranno inviare un dossier di candidatura che includa il titolo, il progetto culturale, l’ente responsabile, una valutazione della sostenibilità economico-finanziaria e gli obiettivi da raggiungere, accompagnati dai relativi indicatori, entro il 25 settembre 2025.
La giuria e le fasi di selezione
Una giuria composta da sette esperti indipendenti nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale esaminerà le candidature pervenute. Questa giuria avrà il compito di selezionare le dieci città finaliste entro il 18 dicembre 2025. Le città selezionate saranno invitate a partecipare a audizioni pubbliche, programmate entro il 12 marzo 2026.
La città vincitrice e il contributo economico
Entro il 27 marzo 2026, la giuria presenterà al Ministro della Cultura la candidatura che riterrà più meritevole di ricevere il titolo di Capitale italiana della cultura 2028. La città vincitrice avrà diritto a un contributo di un milione di euro per realizzare le attività previste nel progetto presentato.
Requisiti di partecipazione e informazioni aggiuntive
È fondamentale notare che il bando è riservato esclusivamente alle città che non hanno partecipato alle selezioni per il titolo di Capitale italiana della cultura per gli anni 2026 e 2027. Per ulteriori dettagli e per scaricare il bando completo, si invita a visitare il sito del Ministero della Cultura.
Con questa iniziativa, il Ministero mira non solo a promuovere la cultura italiana, ma anche a stimolare un dialogo attivo tra le diverse realtà locali, incoraggiando un rinnovato interesse per il patrimonio culturale del nostro Paese.