Arianna Fontana rinuncia al Cdm short track a Montreal, Gios deluso

La campionessa dello short track azzurra, Arianna Fontana, ha annunciato su Facebook che non parteciperà alle prime gare di Coppa del mondo in Canada. La decisione è stata presa in seguito alle accuse di Arianna ai suoi compagni di squadra, che secondo lei avrebbero cercato di farla cadere durante gli allenamenti. Arianna ha dichiarato che non gareggerà finché la situazione non sarà risolta e l’indagine non sarà chiusa.

La risposta della Federazione italiana Sport del Ghiaccio

La Federazione italiana Sport del Ghiaccio ha risposto alle dichiarazioni di Arianna Fontana, affermando che la questione è nelle mani dei giudici e che la giustizia sportiva seguirà il suo iter. Il presidente della Federazione, Andrea Gios, ha dichiarato che non è preoccupato e che Arianna è libera di fare le sue scelte. Ha inoltre sottolineato che la decisione di non partecipare alle gare è personale dell’atleta e che presumibilmente continuerà ad allenarsi.

La vicenda in corso da anni

La querelle tra Arianna Fontana e la Federazione italiana Sport del Ghiaccio si trascina da anni, da quando Arianna ha denunciato presunti episodi accaduti durante gli allenamenti della nazionale. La giustizia sportiva sta conducendo un’indagine e al termine deciderà se archiviare o rinviare a giudizio il caso. Successivamente, un collegio giudicante composto da tre giudici analizzerà la situazione e prenderà una decisione.

La possibilità di una wild card per Arianna Fontana

La Federazione italiana Sport del Ghiaccio ha sottolineato che Arianna Fontana ha una wild card che le permette di essere aggregata alla squadra di Coppa del Mondo in qualsiasi momento lo ritenga opportuno. Questa wild card è concessa agli atleti di grande rilievo, come Arianna, che hanno ottenuto risultati importanti. La wild card permette agli atleti di allenarsi senza dover superare dei trials.

La scelta di Arianna di attendere la chiusura dell’indagine

Arianna Fontana ha deciso di non partecipare alle gare finché la giustizia non avrà punito gli atleti che, secondo lei, l’hanno danneggiata durante gli allenamenti nel 2018. La decisione di Arianna è rispettata dalla Federazione, anche se il presidente Gios ha espresso il suo dispiacere per la sua assenza. Tuttavia, ha ribadito che la giustizia sportiva è al di fuori del controllo della federazione e che l’iter sarà lungo.

L’iter dell’indagine e la conclusione del presidente della Federghiaccio

L’indagine condotta dalla giustizia sportiva prevede diversi passaggi. Dopo l’indagine del procuratore federale e della procura del Coni, ci sarà una decisione sulla chiusura o il rinvio a giudizio del caso. Successivamente, un collegio giudicante composto da tre giudici analizzerà la situazione e prenderà una decisione. Questa decisione sarà appellabile presso la Corte di Appello del Coni. Il presidente della Federghiaccio ha concluso affermando che l’iter è abbastanza lungo e che il primo grado di giudizio potrebbe richiedere mesi.