Arrestate tre persone per due ‘lupare bianche’ nel 2001

La perquisizione nella casa di Laura Bonafede, la figlia del boss di Campobello arrestata dai Carabinieri del Ros per il favoreggiamento di Matteo Messina Denaro, 13 aprile 2023. ANSA/ US/ CARABINIERI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++

I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre persone in relazione a due “lupare bianche” risalenti al 2001 nell’area dell’Alto Ionio cosentino e collegate a contesti di ‘ndrangheta. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip distrettuale di Catanzaro su richiesta della Dda e sono stati eseguiti dai militari del Ros e del Comando provinciale di Cosenza, con il supporto di quelli del Comando provinciale di Crotone.

Identificati i presunti responsabili delle due “lupare bianche” del 2001

Grazie all’apporto di alcuni collaboratori di giustizia, i carabinieri sono riusciti a identificare i presunti responsabili delle due “lupare bianche” avvenute nel 2001 nell’Alto Ionio cosentino. Le vittime, Andrea Sacchetti e Salvatore Di Cicco, scomparsi nel febbraio e settembre del 2001, non sono mai stati ritrovati.

Le indagini dei carabinieri confermano le dichiarazioni dei “pentiti”

Le indagini e gli approfondimenti effettuati dai carabinieri hanno confermato le dichiarazioni dei “pentiti” secondo le quali i due omicidi sarebbero maturati nel contesto degli equilibri tra cosche di ‘ndrangheta operanti nel territorio di Rossano e Corigliano Calabro. Nonostante i procedimenti siano ancora nella fase delle indagini preliminari, è necessaria una verifica processuale nel contraddittorio con la difesa per stabilire la dinamica e la causale degli omicidi.

Articolo originale: ANSA