Attivista per i diritti delle donne in Iran: domani in piazza per sostenere le iraniane

La situazione delle donne in Iran: una battaglia contro la violenza

La giornata contro la violenza sulle donne è un’importante occasione per fare il punto sulla situazione attuale delle donne in Iran. Hasti Diyè, ballerina, insegnante e attivista di 39 anni, ha vissuto per lungo tempo all’estero ed è tornata di recente a Teheran. Secondo lei, la polizia morale, dopo le proteste per la morte di Mahsa Amini e la successiva repressione che ha portato all’arresto di oltre 20.000 persone e alla morte di 500, sembrava aver abbandonato le strade. Tuttavia, Hasti ha potuto constatare che la polizia morale è tornata nelle città, nelle strade e nelle metropolitane. Inoltre, il governo ha annunciato che gli islamisti possono fare ciò che vogliono per costringere le donne a rispettare l’obbligo del velo, il che ha portato a continue violenze contro le donne senza velo, anche da parte di persone che non fanno parte della polizia morale.

Una delegazione di donne iraniane a Roma per la giornata contro la violenza sulle donne

Domani a Roma, una delegazione di donne iraniane si unirà all’iniziativa organizzata da Azione per la giornata contro la violenza sulle donne. L’evento si terrà alle 12 in piazza della Madonna dei Monti e successivamente la delegazione si unirà al corteo di Non una di meno al Circo Massimo. Questa iniziativa è un modo per ricordare la battaglia delle donne iraniane contro il regime e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione delle donne in Iran. Hasti Diyè, che fa parte della delegazione, sottolinea l’importanza di questa giornata per parlare apertamente della violenza che le donne iraniane subiscono quotidianamente.

Donne coraggiose che lottano per i propri diritti

Da un lato, ci sono donne coraggiose che sfidano il regime indossando abiti senza hijab e che, a causa di ciò, vengono private di molti diritti civili. Queste donne rischiano violenze, arresti e persino la morte. Dall’altro lato, ci sono uomini e donne che, a nome degli affiliati del Sepah, hanno apertamente riconosciuto il diritto di commettere violenze contro le donne, anche se non fanno parte della polizia morale. Questa situazione mette in evidenza la lotta costante delle donne iraniane per i propri diritti e la necessità di un cambiamento reale e duraturo nella società. La presenza della delegazione di donne iraniane a Roma è un segnale di speranza e di solidarietà internazionale verso tutte le donne che lottano per la loro libertà e dignità.