Audizione di Trizzino e figlia Lucia in Antimafia: polemiche su Scarpinato e Borsellino

Il senatore Roberto Scarpinato del Movimento 5 Stelle si è trovato al centro di una polemica durante l’audizione di Lucia Borsellino, figlia del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio, e dell’avvocato Fabio Trizzino, legale di Lucia, di Manfredi e Fiammetta Borsellino. In precedenti sedute, Scarpinato era stato citato da Trizzino per il suo ruolo di magistrato all’epoca. Durante l’audizione, Scarpinato ha deciso di non fare domande sulle parti in cui Trizzino aveva fatto riferimento a lui, spiegando che si trattava di una questione di “eleganza istituzionale” e precisando che il suo silenzio non significava acconsentire a dichiarazioni inaccurate.

Durante il suo intervento, però, il senatore è stato interrotto dalla presidente Chiara Colosimo, che ha sottolineato che l’audizione non era un processo e che era necessario fare domande per ricostruire la storia, non per legittimare o mettere in discussione alcune posizioni. Questo ha sollevato una polemica all’interno della maggioranza, con il deputato Gianluca Cantalamessa che ha sottolineato il rischio di conflitto di interesse di Scarpinato e il deputato di Forza Italia Mauro D’Attis che ha criticato il senatore per confondere il suo ruolo di commissario dell’antimafia con quello di magistrato.

In risposta a queste polemiche, i membri del Movimento 5 Stelle in Commissione Antimafia hanno difeso Scarpinato, sottolineando il suo lavoro decennale nel combattere la mafia e scoprire le verità nascoste sulle stragi. Hanno anche condannato le insinuazioni diffamatorie rivolte al senatore da esponenti del centrodestra e hanno chiesto che venga rispettato il lavoro degli eroi dell’Antimafia. La presidente Colosimo ha spiegato di non aver avuto alcun confronto con Scarpinato dopo l’audizione e ha sottolineato l’importanza che i commissari si comportino come tali.