Aumentano le segnalazioni di operazioni sospette: un’analisi del trend nel secondo semestre

Aumento del 3,5% delle segnalazioni di operazioni sospette alla UIF nel secondo semestre 2023, con particolare crescita nei settori non bancari e cripto-assets, evidenziando l’importanza della qualità informativa.
Aumentano le segnalazioni di operazioni sospette: un’analisi del trend nel secondo semestre - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Le segnalazioni di operazioni sospette alla UIF, l’unità di informazioni finanziarie della Banca d’Italia, hanno mostrato un incremento significativo nel secondo semestre dell’anno. Questo aumento, pari al 3,5%, ha portato il totale delle segnalazioni a 75.375, in un contesto di flussi segnaletici contrastanti. La UIF continua a monitorare la situazione in vista di un miglioramento della qualità delle segnalazioni stessi, coinvolgendo in modo attivo i segnalanti.

Trend delle segnalazioni nel lungo periodo

Nel corso dell’anno, l’analisi delle segnalazioni ha evidenziato una contrazione generale, sia in entrata che in uscita. Nel 2023, infatti, sono state ricevute 145.401 SOS e ne sono state analizzate 143.850. Questa diminuzione, iniziata verso la fine del precedente ciclo, coincide con una campagna della UIF diretta a sensibilizzare i segnalanti sull’importanza della qualità delle informazioni presentate. Nonostante il calo, il quarto trimestre ha segnato una ripresa del numero di segnalazioni, specialmente da parte dei settori non bancari.

La UIF ha avviato un dialogo con alcuni di questi segnalanti per assisterli nella comprensione delle cause di tale incremento e per definire azioni correttive mirate a ottimizzare il flusso segnaletico. Questi sforzi puntano non solo ad aumentare la quantità di segnalazioni, ma anche a garantire la loro validità e rilevanza nel quadro dell’analisi delle operazioni sospette. La qualità delle segnalazioni è cruciale per consentire alla UIF di svolgere un lavoro incisivo nel contrasto dell’illecito finanziario.

Aumento delle segnalazioni nei vari comparti

Un’analisi dettagliata delle segnalazioni mostra come diversi settori abbiano contribuito in modo significativo all’aumento registrato nel secondo semestre. Gli Istituti di pagamento e gli Istituti di moneta elettronica hanno riportato un incremento del 42,7% e del 16,9% rispettivamente. Anche il comparto notarile ha visto un aumento del 14,1%, con una partecipazione crescente da parte del Consiglio Nazionale del Notariato.

Non da meno, il segmento dei cripto-assets ha registrato un notevole salto da 514 a 1.812 segnalazioni, un dato che indica un forte interesse da parte di operatori di un mercato in espansione e potenzialmente ad alto rischio. Anche gli operatori attivi nel settore dell’oro hanno documentato un incremento, con segnalazioni passate da 650 a 1.349.

In parallelo, seppur su valori assoluti contenuti, le segnalazioni provenienti dagli uffici della Pubblica Amministrazione hanno più che raddoppiato il loro apporto, passando da 260 a 512; un segnale di un maggiore impegno anche da parte delle istituzioni.

Implicazioni e azioni future

L’aumento delle segnalazioni di operazioni sospette rappresenta un elemento di criticità e opportunità per la UIF e le altre istituzioni coinvolte nel monitoraggio dei flussi finanziari. L’ente si trova ora di fronte all’importante compito di elaborare strategie che non solo mirino a rispondere a questo incremento, ma che anche possano favorire un miglioramento continuo nella qualità delle segnalazioni ricevute.

Interventi specifici con i segnalanti, in particolare quelli appartenenti a settori con alti tassi di aumento delle segnalazioni, possono risultare decisivi per garantire che le operazioni sospette vengano analizzate con attenzione e che si possano perseguire misure preventive più efficaci nel contrasto al riciclaggio di denaro e a frodi finanziarie.

L’impegno della UIF nel promuovere la qualità del flusso segnaletico è cruciale per affrontare le sfide future e mantenere elevati standard di integrità nel sistema finanziario nazionale, a beneficio della collettività e delle istituzioni stesse.

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