Con l’arrivo della primavera, il dibattito sulla raccolta illegale di aglio orsino (Allium ursinum) riemerge in Alto Adige. Questa pianta, classificata come “minacciata” nella lista rossa regionale, cresce in zone limitate e spesso all’interno di biotopi protetti. Negli ultimi anni, l’ufficio Natura della Provincia di Bolzano ha registrato un preoccupante incremento nella raccolta di aglio orsino, un fenomeno che desta allerta.
Minacce per la biodiversità e l’ecosistema
Leo Hilpold, direttore dell’ufficio Natura, ha messo in evidenza come la crescente popolarità di questo ortaggio selvatico stia esercitando una pressione insostenibile sulle popolazioni locali. La raccolta indiscriminata ha già portato a una notevole diminuzione di alcune popolazioni di aglio orsino, minacciando non solo la sua sopravvivenza, ma anche l’equilibrio ecologico nelle aree protette. La scomparsa di questa pianta ha avuto effetti negativi, causando danni significativi alla flora e fauna locali, spesso a causa di calpestio non autorizzato.
Le aree protette, concepite come rifugi per specie vulnerabili, si trovano ora a fronteggiare una minaccia diretta. La raccolta eccessiva non solo compromette la biodiversità, ma altera anche le dinamiche ecologiche di questi habitat, rendendo necessaria una risposta immediata e rigorosa da parte delle autorità competenti.
Misure di controllo e sanzioni in arrivo
Per affrontare il problema della raccolta incontrollata di aglio orsino, il Servizio forestale della Provincia di Bolzano intensificherà i controlli nelle prossime settimane. È fondamentale far rispettare le normative esistenti per proteggere questa specie minacciata e il suo habitat naturale. Chi verrà colto a raccogliere aglio orsino illegalmente rischia sanzioni pecuniarie significative, che possono arrivare fino a cinque euro per ogni stelo prelevato.
Queste misure non solo mirano a tutelare il patrimonio naturale dell’Alto Adige, ma anche a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della conservazione delle risorse naturali. L’educazione e la consapevolezza sono strumenti chiave per ridurre l’impatto della raccolta e garantire la sopravvivenza di specie vulnerabili come laglio orsino. La primavera, quindi, rappresenta non solo un momento di rinascita, ma anche un’opportunità per riflettere sulla nostra responsabilità verso l’ambiente.