Aumento spaventoso dei femminicidi: due nuovi casi a Salsomaggiore Terme e ad Andria

Donna uccisa ad Andria, marito arrestato

Luigi Leonetti, un uomo di 51 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario per aver accoltellato sua moglie, Vincenza Angrisano, di 42 anni, ad Andria. Il tragico evento è avvenuto durante un’ennesima lite tra la coppia nella loro casa, mentre i loro figli erano presenti. Leonetti ha preso un coltello e ha colpito ripetutamente la moglie al petto e all’addome, causandone la morte. Dopo l’omicidio, ha chiamato il servizio di emergenza confessando il crimine. I figli, di 6 e 11 anni, sono stati presi in carico dai parenti dopo essere stati assistiti dal centro del trauma della Asl Bat. Leonetti è attualmente detenuto in carcere e verrà effettuata un’autopsia sul corpo di Vincenza Angrisano.

Femminicidio evitato: “Il primo schiaffo può essere l’ultimo”

Una donna di origine indiana, residente da molto tempo nella provincia di Parma, è stata vittima di un femminicidio evitato. La famiglia era considerata “molto tranquilla” e viveva sotto lo stesso tetto con tre generazioni. Onkar Lal, un pensionato di 67 anni, era descritto come un “affettuoso nonno”. Tuttavia, ieri mattina, ha attaccato sua moglie, Meena Kumani, di 66 anni, con una mazza da cricket, colpendola ripetutamente in tutto il corpo e in faccia. Meena ha cercato di fuggire, ma è stata trascinata di nuovo in casa da Onkar Lal, che ha continuato a malmenarla brutalmente di fronte ai familiari. Fortunatamente, una giovane carabiniere fuori servizio, Noemi Schiraldi, ha sentito le urla provenire dalla casa e è intervenuta. Ha intimato a Onkar Lal di fermarsi e di gettare la mazza, e lui ha obbedito senza opporre resistenza. La carabiniere ha chiamato i suoi colleghi e si è assicurata che fosse chiamato il servizio di emergenza. Purtroppo, quando l’ambulanza è arrivata, era troppo tardi per Meena Kumani. I medici hanno cercato di rianimarla, ma senza successo.

Sindaco annulla concerto di Emis Killa dopo contestazioni

Il sindaco di Ladispoli, un comune vicino a Roma, ha deciso di annullare l’esibizione di Emis Killa dopo le contestazioni rivolte ai rapper. L’amministrazione del centro balneare aveva programmato un concerto di fine anno con Emis Killa e Gue Pequeno, ma è stata criticata per questa scelta. Il sindaco, appartenente alla Lega, ha deciso di fare un passo indietro per smorzare le accuse.