Avvocato italiano accusa il sindaco di Pedras Grandes di truffa legata a figli in Brasile

avvocato denuncia il sindaco di pedras grandes per truffa e minacce legate a un caso di paternità fittizia in brasile
"Avvocato italiano denuncia sindaco di Pedras Grandes per truffa su figli in Brasile" "Avvocato italiano denuncia sindaco di Pedras Grandes per truffa su figli in Brasile"
avvocato italiano denuncia il sindaco di Pedras Grandes per truffa riguardante figli in Brasile nel 2025

Avvocato italiano accusa il sindaco di Pedras Grandes di truffa relativa a figli in Brasile

Il caso della presunta truffa dei figli in Brasile ha assunto una direzione sorprendente, con l’avvocato Nunzio Bevilacqua che ha sporto denuncia contro il sindaco di Pedras Grandes, Agnaldo Filippi. L’azione legale è stata presentata presso la Procura di Roma, dove Bevilacqua ha richiesto un’indagine su reati di diffamazione aggravata e minaccia grave, oltre a misure cautelari per garantire la propria incolumità.

Le minacce e la querela

La querela è stata motivata da una serie di minacce che Bevilacqua attribuisce a Filippi. L’avvocato sostiene che tali minacce non solo configurano un comportamento diffamatorio, ma sollevano anche preoccupazioni significative riguardo alla sua sicurezza personale. “Sembra una storia destinata a degenerare in un evento tragico se non verranno adottati provvedimenti urgenti”, ha affermato Bevilacqua, richiedendo un intervento diretto da parte del Procuratore Generale di Roma, Dott. Francesco Lo Voi.

La questione della truffa

Il fulcro della questione, come chiarisce Bevilacqua, va oltre la semplice paternità, abbracciando un contesto più ampio di frodi e violazioni dei diritti fondamentali. L’avvocato ha evidenziato come il suo caso sia stato trattato in modo superficiale, facendo riferimento a un giudizio civile a Santa Catarina, dove sarebbero emerse irregolarità. “L’emergenza attuale è rappresentata da un comportamento offensivo e violento, che ha raggiunto un livello allarmante”, ha aggiunto, descrivendo le minacce ricevute.

Bevilacqua ha riportato messaggi diretti sul suo telefono, nei quali il sindaco lo accusa di essere un “bambino viziato” e lo esorta a “smettere di coinvolgere persone e istituzioni serie nella sua follia”. Queste comunicazioni, secondo l’avvocato, rivelano un atteggiamento intimidatorio e mafioso, culminando in frasi come “avere un colpo in canna per l’avvocato italiano”.

Il contesto della denuncia

La denuncia di Bevilacqua si colloca in un contesto più ampio di presunti abusi e sfruttamenti, in cui una rete di individui, con la complicità di un santone, recluterebbe ragazze per “incastrare” stranieri facoltosi, in particolare italiani, facendoli diventare padri fittizi di figli generati in serie. Questo schema ha attirato l’attenzione dei media, dando avvio a una serie di indagini e suscitando un crescente interesse da parte delle autorità.

La situazione si è complicata ulteriormente con l’intervento del sindaco Filippi, il quale, secondo Bevilacqua, avrebbe cercato di intimidire l’avvocato per fermare le sue denunce. “È fondamentale che le autorità prendano sul serio queste minacce e agiscano di conseguenza”, ha concluso Bevilacqua, sottolineando l’urgenza di una risposta adeguata da parte delle istituzioni.

In questo contesto, la richiesta di misure cautelari da parte di Bevilacqua non rappresenta solo una questione legale, ma un appello alla protezione dei diritti e della sicurezza personale, in un ambiente in cui le minacce e le intimidazioni sembrano essere all’ordine del giorno.

Change privacy settings
×