Baltimora: il ponte Francis Scott Key cede sotto l’impatto

Nelle prime ore tra lunedì e martedì, la città di Baltimora, nel Maryland, si è trovata al centro di un drammatico incidente. Il Francis Scott Key Bridge, un importante attraversamento che sovrasta il fiume Patapsco, è crollato dopo essere stato colpito da una nave portacontainer. L’incidente, avvenuto intorno all’1:30 locale, ha scosso la comunità.

Il soccorso immediato: due persone salvate tra le macerie

Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco di Baltimora, guidati dal capo James Wallace. Due persone sono state prontamente soccorse, una delle quali in gravi condizioni. Attualmente, le squadre di soccorso, avvalendosi di tecnologie come il sonar, sono alla ricerca di almeno altre sette persone, mentre si cerca di fare chiarezza sul numero di veicoli coinvolti nell’incidente.

L’impatto devastante: la nave “Dali” e il crollo del ponte


Le indagini preliminari rivelano che il Francis Scott Key Bridge è stato colpito dalla nave “Dali”, battente bandiera di Singapore, poco dopo la sua partenza dal porto di Baltimora, diretta verso Colombo, in Sri Lanka. Testimonianze video diffuse sui social network mostrano il tragico momento in cui la nave ha impattato uno dei piloni, causando il crollo di tre campate del ponte, lungo circa 2,5 chilometri.

L’equipaggio in salvo: nessun ferito a bordo della “Dali”

Il Synergy Marine Group, la compagnia responsabile della nave, ha confermato che tutti i membri dell’equipaggio, inclusi due piloti, sono stati rintracciati e sono illesi. La causa precisa dell’incidente rimane ancora oggetto di indagini, ma Richard Worley, funzionario della polizia di Baltimora, ha escluso categoricamente che l’impatto contro il ponte sia stato intenzionale.

Baltimora in lutto: un evento che solleva interrogativi

Questo tragico evento non solo ha causato danni significativi e messo a rischio vite umane ma solleva importanti interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture e sulla navigazione nel porto di Baltimora. Mentre la comunità attende risposte, l’incidente rimane un doloroso promemoria della fragilità delle costruzioni umane di fronte alla forza della natura e alla potenza delle macchine.