Biden chiede a Hamas di liberare ostaggi e Israele minaccia attacco letale

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha stabilito una condizione per una possibile tregua nella guerra tra Hamas e Israele: il rilascio di tutti gli ostaggi trattenuti dal gruppo militante palestinese dal 7 ottobre. Biden ha dichiarato che “dobbiamo avere il rilascio degli ostaggi, poi possiamo parlare”. Nonostante ciò, Hamas ha rilasciato solo due donne anziane, mentre altre 220 persone rimangono nelle loro mani.

Le mediazioni per il rilascio degli ostaggi continuano

Il Qatar ha svolto un ruolo determinante nelle mediazioni per il rilascio degli ostaggi, ma il dialogo rimane complicato. Hamas sembra essere disposta a rilasciare 50 civili, ma questa decisione sembra essere legata alla fornitura di carburante per la popolazione civile di Gaza. Tuttavia, Israele ha negato la fornitura di benzina e gasolio.

Gli Stati Uniti cercano di congelare l’offensiva di terra di Israele

Gli Stati Uniti stanno facendo pressioni su Israele per congelare l’offensiva di terra e ottenere il rilascio di altri ostaggi. Washington spera anche di facilitare l’ingresso di nuovi aiuti per migliorare la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Israele continua l’attacco: l’obiettivo è eliminare Hamas

Israele continua la sua offensiva e il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’obiettivo è eliminare Hamas. Nel gabinetto di guerra, Netanyahu ha affermato che le decisioni vengono prese all’unanimità e che il paese combatterà insieme per vincere. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha chiesto alle truppe di prepararsi per un attacco letale, che coinvolgerà le forze terrestri, navali e aeree.

Le forze armate israeliane sono pronte per l’attacco

Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha dichiarato che le forze armate israeliane sono molto ben preparate per l’attacco e vogliono portare Hamas al punto di disintegrazione. L’obiettivo è colpire la leadership e l’ala militare del gruppo, distruggendo le loro infrastrutture. Nonostante i ritardi, l’attacco non è stato rimandato, ma è stato utilizzato per prepararsi meglio.

Coinvolgimento degli Stati Uniti nella preparazione dell’attacco

Gli Stati Uniti hanno inviato un generale a tre stelle dei Marines e altri ufficiali in Israele come consiglieri della leadership militare locale. Questo coinvolgimento dimostra il sostegno degli Stati Uniti ad Israele durante l’offensiva.