Le Borse europee hanno avviato la seduta del 2025 in territorio negativo, risentendo di un clima di incertezza che ha permeato anche i mercati asiatici e Wall Street. Le preoccupazioni legate alle conseguenze dei dazi commerciali imposti da Donald Trump continuano a influenzare l’umore degli investitori, in attesa di sviluppi nei negoziati commerciali. In questo contesto, i principali indici europei mostrano segni di debolezza: Francoforte scende dell’0,8%, Londra perde lo 0,7% e Parigi registra un calo dello 0,69%.
L’Asia in calo, Tokyo chiude ai minimi in 8 mesi
Le Borse asiatiche, senza i listini cinesi chiusi per festività , hanno affrontato una seduta difficile, influenzate negativamente dall’andamento di Wall Street. La paura dei dazi continua a serpeggiare, alimentando timori che la politica commerciale di Trump possa innescare una recessione globale. Tokyo ha chiuso con un calo del 2,75%, segnando i minimi da otto mesi. Anche Seul ha chiuso in rosso, con una flessione dello 0,86%, mentre Mumbai ha registrato un -1%, Hanoi ha perso il 3,75% e Bangkok ha visto un calo del 2,6%. Sul fronte valutario, lo yen si è rafforzato, toccando i massimi in sei mesi sul dollaro a 146,06. Gli investitori attendono ora l’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, che potrebbe fornire indicazioni sulla direzione futura della politica monetaria.
La morsa dei dazi pesa sul dollaro, l’euro sale a 1,1083
Il dollaro continua a subire pressioni, in calo a causa delle preoccupazioni legate alla stabilità dell’economia globale, aggravate dall’entrata in vigore dei dazi commerciali. In apertura, l’euro ha guadagnato terreno, scambiandosi a 1,1083 contro il biglietto verde, con un incremento dello 0,2%. Anche lo yen si è rafforzato, raggiungendo 146,30 sul dollaro, mentre la sterlina e il franco svizzero hanno mostrato segni di stabilità . Questo scenario di incertezze economiche ha portato a un aumento dell’attenzione sulle dinamiche valutarie, con gli investitori che cercano rifugio in valute più sicure.
Avvio in lieve rialzo per lo spread e il prezzo del gas
In un contesto di mercati nervosi, lo spread tra Btp e Bund ha aperto in lieve rialzo, salendo a 113 punti rispetto ai 112 della giornata precedente. Il rendimento del decennale italiano ha visto una leggera discesa, attestandosi al 3,74%, in calo rispetto al 3,77% della chiusura di ieri. Nel frattempo, il prezzo del petrolio continua a scendere, influenzato dalle preoccupazioni per i dazi: il Wti con consegna a maggio è scambiato a 66,33 dollari al barile, registrando una flessione dello 0,93%, mentre il Brent con consegna a giugno è a 69,53 dollari, con una riduzione dello 0,87%. Al contrario, il prezzo del gas ha mostrato un incremento, con le quotazioni ad Amsterdam che sono salite dello 0,6%, raggiungendo 39,44 euro al megawattora.
In questo scenario complesso, gli investitori rimangono cauti, monitorando attentamente gli sviluppi economici e politici che potrebbero influenzare i mercati nei prossimi giorni.