Scintille tra i leader politici italiani, con Carlo Calenda che lancia un affondo diretto contro il Movimento 5 Stelle durante il congresso di Azione , tenutosi il 29 marzo 2025. Mentre il dibattito sul piano di riarmo proposto dalla presidente della Commissione Europea , Ursula von der Leyen , infiamma le discussioni, il clima nel ‘campo largo’ delle opposizioni si fa sempre più teso. Se da un lato Elly Schlein cerca di unificare le forze contro il governo, Calenda e Giuseppe Conte sembrano avere visioni diametralmente opposte.
L’attacco di Calenda
Dal palco del congresso, Calenda non ha esitato a criticare il Movimento 5 Stelle , affermando: “Noi non stiamo nel campo largo perché c’è il solito problema con l’M5s e l’unico modo per avere a che fare con l’M5s è cancellarlo“. Le sue parole provocatorie hanno immediatamente suscitato reazioni tra i pentastellati . Il primo a rispondere è stato Stefano Patuanelli , capogruppo al Senato del M5s , che ha utilizzato l’ironia per ribattere. Pubblicando sui social una foto di Calenda insieme a Pina Picierno e Paolo Gentiloni , ha commentato con una frase che richiama il mantra di Schlein : “Testardamente unitari“.
La replica di Conte
La risposta più incisiva è giunta da Giuseppe Conte , presidente del Movimento 5 Stelle , che ha espresso il suo disappunto in un lungo post. Oltre a criticare Calenda, ha lanciato frecciate alla premier Giorgia Meloni e a Guido Crosetto , definendoli membri di un “partito trasversale della guerra“. Conte ha messo in discussione la visione politica di Calenda, chiedendosi che tipo di cultura politica fosse quella che propone di “cancellare” un movimento e i suoi sostenitori. “Rispetto per chi è contrario al riarmo, Carlo, anche se hai l’elmetto da tre anni“, ha aggiunto Conte, sottolineando come gli insulti ricevuti siano considerati una medaglia per il M5s , che continua a crescere nei sondaggi nonostante le critiche.
In questo clima di tensione, Francesco Boccia , presidente dei senatori del Partito Democratico , ha cercato di riportare un po’ di calma. Durante l’incontro con Calenda, ha evidenziato che non è dividendo le forze politiche che si possono recuperare elettori, ma piuttosto mettendo in discussione il modello della destra , che, sebbene divisa, attualmente guida il Paese. Boccia ha concluso il suo intervento con un monito: “Se facciamo prevalere le divisioni, il destino è già scritto“.
La situazione si fa sempre più complessa e il futuro delle opposizioni italiane appare incerto, con i leader che si fronteggiano in un clima di crescente conflittualità.