Esclusione di Calin Georgescu dalle elezioni presidenziali
Calin Georgescu, il candidato di destra noto per i suoi legami filo-russi, è stato escluso dalle prossime elezioni presidenziali in Romania, fissate per l’inizio di maggio 2025. Questa decisione, riportata da numerose fonti locali, ha generato tensioni tra i suoi sostenitori e le forze dell’ordine, sfociando in incidenti che hanno coinvolto manifestanti e polizia.
Proteste e incidenti
L’ufficio elettorale centrale ha invalidato la candidatura di Georgescu, scatenando una serie di proteste. Durante un raduno pubblico, i suoi sostenitori hanno tentato di oltrepassare il cordone di sicurezza dei gendarmi per accedere alla sede centrale dell’ente elettorale. La polizia ha confermato l’accaduto, evidenziando che, nonostante la situazione fosse tesa, era sotto controllo e non si erano registrati feriti gravi.
Reazione dei sostenitori
In risposta a questa esclusione, i sostenitori di Georgescu hanno manifestato il loro disappunto, annunciando l’intenzione di impugnare la decisione presso la Corte Costituzionale. Quest’ultima dovrà esprimersi sulla questione entro il 15 marzo, alimentando un clima di attesa e incertezza. La candidatura di Georgescu è diventata un argomento di grande rilevanza nel dibattito politico romeno, con i suoi sostenitori che percepiscono l’esclusione come un attacco alla democrazia e alla libertà di espressione.
Un clima politico acceso
Il panorama politico in Romania si fa sempre più acceso, con le elezioni presidenziali che si avvicinano e le tensioni tra le diverse fazioni in aumento. La figura di Georgescu, già polarizzante, continua a dividere l’opinione pubblica, mentre i suoi sostenitori si mobilitano per difendere la sua candidatura e contestare le decisioni delle autorità elettorali. La situazione è in continua evoluzione e gli sviluppi futuri potrebbero avere un impatto significativo sulle prossime elezioni e sul futuro politico del paese.