Calopresti, il regista italiano, svela al Tff il suo Versace rifiutato a Roma

Mimmo Calopresti: “Avrei preferito una chiamata da Santo Versace”

Il regista Mimmo Calopresti ha espresso il suo disappunto per l’esclusione del suo film “L’imperatore dei sogni” dalla Festa del cinema di Roma. In un’intervista all’ANSA, Calopresti ha dichiarato: “Avrei preferito che Santo Versace mi chiamasse e mi dicesse: il tuo film su mio fratello alla Festa di Roma non lo voglio”.

Il film, dedicato allo stilista calabrese Gianni Versace, era stato inizialmente invitato al festival, ma successivamente è stato rifiutato. Calopresti ha ipotizzato che Santo Versace, amico della direttrice artistica del festival Paola Malanga, abbia semplicemente detto di non voler partecipare e che Malanga abbia acconsentito alla sua richiesta.

La direttrice artistica aveva motivato l’esclusione del film definendolo “non idoneo” alla proiezione ufficiale. Calopresti ha confermato di non aver mai sentito Santo Versace dopo l’episodio, limitandosi a scambiare messaggi con lui. Riguardo a chi fu informato dell’esclusione del film, il regista ha rivelato che Malanga lo comunicò direttamente ai produttori di Quality, Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia.

Attualmente, Calopresti sta cercando di raggiungere un accordo produttivo con i Versace per poter distribuire il film in sala. Tuttavia, ammette che sarà una sfida difficile, considerando anche i diritti per la vendita all’estero. Nonostante le controversie, il regista ha sottolineato l’importanza dei film e ha ringraziato il direttore artistico del Torino Film Festival, Steve Della Casa, per aver accolto “L’imperatore dei sogni” nella sua programmazione.

In conclusione, Calopresti ha espresso la sua speranza che si possa trovare una soluzione con i Versace e che il film possa essere proiettato e apprezzato dal pubblico.