Caravaggio 2025: La mostra che riscopre il genio di Michelangelo Merisi a Palazzo Barberini di Roma

Inaugurata a Roma dal 7 marzo al 6 luglio 2025, la mostra “Caravaggio 2025” esplora opere iconiche e recenti scoperte sul maestro, offrendo un’esperienza didattica unica per esperti e appassionati.
Caravaggio 2025: La mostra che riscopre il genio di Michelangelo Merisi a Palazzo Barberini di Roma - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Sta per inaugurarsi a Roma una delle mostre più attese dell’anno: ‘Caravaggio 2025‘. Questa esposizione, che si svolgerà dal 7 marzo al 6 luglio 2025, rappresenta una significativa occasione per riscoprire l’arte di Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio. La mostra, prodotta in occasione del Giubileo 2025 e organizzata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica in collaborazione con la Galleria Borghese, promette di attrarre appassionati d’arte e turisti in visita nella capitale. L’evento non solo celebra la figura di Caravaggio, ma si propone di illustrare le più recenti scoperte e le novità emerse negli ultimi quindici anni sulla sua opera.

La curatrice e le novità attraverso i tempi

Maria Cristina Terzaghi, curatrice della mostra assieme a Francesca Cappelletti e Thomas Clement Salomon, sottolinea l’importanza scientifica della rassegna. Secondo Terzaghi, ‘Caravaggio 2025’ non si limita a presentare il passato, ma analizza anche gli sviluppi recenti nella comprensione e nell’attribuzione delle opere del maestro. Grazie a questo approccio, i visitatori avranno l’opportunità di osservare dipinti che raramente sono visibili al pubblico, oltre a opere esposte per la prima volta in Italia. La mostra si prefigge quindi di essere un punto di riferimento non solo per gli esperti, ma anche per il pubblico, dimostrando quanto la figura di Caravaggio continui a influenzare il panorama artistico contemporaneo.

Un percorso espositivo ricco di opere

La mostra metterà in mostra circa una ventina di opere, con la possibilità di aggiunte dell’ultimo minuto in base ai prestiti ancora in fase di finalizzazione. Tra i lavori più significativi ci sarà il ‘Ritratto di Maffeo Barberini’, recentemente attribuito a Caravaggio e presentato in forma inedita. Altri dipinti di grande rilevanza includono l’‘Ecce Homo’, attualmente al Museo del Prado di Madrid; un’opera che non ha mai lasciato la Spagna dalla sua partenza da Napoli all’epoca della peste. La storia dietro questo dipinto racconta di una viceregina che, al tempo della pandemia, portò l’opera in patria, dove è rimasta fino a oggi.

Il percorso espositivo seguirà un filo cronologico, consentendo ai visitatori di vivere un’esperienza didattica e coinvolgente, arricchita da nuove informazioni sulle tappe fondamentali della vita del pittore. Questo approccio dà vita a un racconto che evidenzia l’evoluzione artistica di Caravaggio, e la sua interazione con la città di Roma, fulcro della sua produzione e della sua fama.

Prestiti eccezionali e opere iconiche

La Galleria Borghese prenderà parte all’esposizione con opere fondamentali come ‘Bacchino malato’, ‘Davide con la testa di Golia’ e ‘San Giovanni Battista’. Questi capolavori non solo rappresentano la maestria di Caravaggio, ma riflettono anche le diverse fasi creative della sua carriera. Inoltre, saranno presenti altre opere significative come la ‘Santa Caterina’ dal Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid e ‘Marta e Maddalena’ proveniente dal Detroit Institute of Arts. Questi artefatti offriranno ai visitatori l’opportunità di apprezzare da vicino i dettagli e le tecniche uniche adottate dall’artista.

Il percorso espositivo include anche il ‘Martirio di Sant’Orsola’, ultimo lavoro di Caravaggio, gentilmente concesso in prestito da Intesa-Sanpaolo, che si presenta come un partner fondamentale per l’evento. L’incontro di questi lavori in una sola mostra si configura come una rarità e rappresenta un modo straordinario per rivedere opere d’arte che hanno segnato la storia della pittura.

Una collaborazione storica tra musei

Massimo Osanna, direttore generale Musei, ha definito l’evento un“impresa titanica.” L’esposizione non è solo il risultato del lavoro di Palazzo Barberini e della Galleria Borghese, ma coinvolge anche musei emblematici come quelli di Brera, Uffizi e Capodimonte. Questa sinergia di strutture museali serve a rendere la mostra un evento di grande rilievo nel panorama culturale italiano, puntando su una rigorosa ricerca scientifica delle opere. Per Osanna, questo lavoro non deve essere visto solo in termini di numero di visitatori, ma piuttosto come un’opportunità per diffondere conoscenza e consapevolezza sulla figura di Caravaggio e la sua arte.

Le proiezioni sul numero di ingressi sono audaci, con aspettative che possono oscillare tra i 600 e i 700 mila visitatori. Gli organizzatori sono tuttavia cauti e vogliono che ogni visitatore possa vivere un’esperienza qualitativa, in uno spazio espositivo che non risulti claustrofobico, ma aperto e accogliente. L’approccio include misure atte a garantire una visita serena e informativa, contribuendo così a elevare il significato dell’evento sul piano culturale e sociale.

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