Chiara Iannarelli, vicepresidente della Commissione per la formazione, la scuola e le politiche per i giovani e le pari opportunità della Regione Lazio, ha evidenziato l’importanza di educare i giovani a una cultura sana, soprattutto in un periodo in cui il cyberbullismo si sta rivelando una minaccia sempre più seria. Durante l’incontro conclusivo del progetto “Giovani Generazioni”, promosso dal Moige – Movimento Italiano Genitori e sostenuto dalla Regione Lazio, Iannarelli ha sottolineato l’urgenza di un approccio integrato che coinvolga esperti, famiglie e istituzioni.
Un approccio integrato per l’educazione
Nel suo intervento, Iannarelli ha messo in luce l’importanza di unire le forze di vari attori sociali per affrontare le sfide legate alla crescita dei giovani. “Siamo qui per valorizzare e promuovere questa come una prassi d’eccellenza di progettazione sui rischi della rete”, ha affermato, sottolineando come la formazione debba andare oltre la semplice trasmissione di informazioni, puntando a creare un ambiente educativo sano e protettivo.
La vicepresidente ha ribadito che le famiglie, in quanto prime responsabili dell’educazione dei figli, devono collaborare attivamente con le scuole e le istituzioni. “La scuola deve essere sussidiaria”, ha aggiunto, evidenziando come il supporto delle istituzioni sia cruciale per sviluppare un’educazione globale che risponda alle esigenze dei giovani in un contesto sociale complesso.
Il ruolo dei media e dei social
Iannarelli ha affrontato anche l’influenza dei media e dei social network nella vita dei ragazzi. “In questa fase molto complessa della società e dello sviluppo dei media, è essenziale educare i giovani a relazioni sane”, ha dichiarato. La costante presenza di contenuti online può avere effetti sia positivi che negativi, rendendo fondamentale fornire ai giovani gli strumenti necessari per navigare in questo mondo in modo consapevole.
Il progetto “Giovani Generazioni” si propone di trattare queste tematiche, creando un dialogo tra esperti e famiglie per promuovere una cultura di rispetto e responsabilità . “Dobbiamo lavorare insieme per garantire un futuro migliore ai nostri ragazzi”, ha concluso Iannarelli, rimarcando l’importanza di un impegno collettivo per contrastare il fenomeno del cyberbullismo.
Prospettive future
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di riflessione e confronto su come affrontare il cyberbullismo e le sfide educative del nostro tempo. Con il contributo di esperti, famiglie e istituzioni, si auspica di costruire un ambiente più sicuro e sano per le nuove generazioni. La strada da percorrere è ancora lunga, ma iniziative come quella del Moige e il supporto della Regione Lazio sono passi fondamentali verso una società più consapevole e responsabile.