Ciocchetti (FdI): Via libera all’ODG per l’acquisto di Palazzo Pecci a Carpineto Romano

Il governo si impegna a sostenere l’acquisto di Palazzo Pecci

Un nuovo capitolo si apre per il patrimonio culturale italiano con l’approvazione dell’ordine del giorno al Decreto Legge Cultura,che impegna il Governo a valutare la possibilità di sostenere il Comune di Carpineto Romano nell’acquisto di Palazzo Pecci.Il documento,presentato alla Camera dei deputati e sostenuto dal deputato Luciano Ciocchetti (FdI),mira a garantire la conservazione e il restauro di un edificio di straordinario valore storico e artistico.
L’obiettivo è quello di adottare un programma straordinario di restauro e valorizzazione,che non solo protegga le strutture architettoniche e gli arredi storici,ma anche le opere d’arte e i documenti custoditi al suo interno.

Palazzo Pecci:un tesoro storico nel cuore dei Monti Lepini

Situato a Carpineto Romano,Palazzo Pecci rappresenta un vero gioiello architettonico,ricco di storia e cultura.L’edificio è noto per essere la casa natale di Papa Leone XIII,una delle figure più influenti nella storia della Chiesa cattolica e del pensiero sociale cristiano.
Il palazzo conserva al suo interno una biblioteca di valore internazionale,oltre a una serie di arredi d’epoca e opere d’arte che testimoniano la grandezza della nobile famiglia Pecci.La sua importanza non è solo storica,ma anche artistica e documentaria,rendendolo una risorsa fondamentale per la promozione culturale e turistica del territorio.

Palazzo Pecci: nozioni storico-artistiche

A cura di Leo Gavillucci

Carpineto Romano,secolare paese immerso nei Monti Lepini,è caratterizzato da una struttura urbana sviluppatasi lungo il crinale del monte “La Foresta”,che nel corso dei secoli ha rappresentato un baluardo naturale contro gli attacchi esterni.Nel tessuto storico della città,Palazzo Pecci si distingue come una delle strutture di maggior prestigio,frutto di stratificazioni architettoniche che hanno attraversato i secoli.
La famiglia Pecci acquistò l’antico castello in epoca post-medievale,beneficiando del declino della famiglia Conti nel 1570.A partire dal Seicento,il palazzo subì una serie di ampliamenti che modificarono radicalmente la struttura originaria,trasformandola in un’elegante dimora signorile.Gli archivi parrocchiali del 1767 descrivono dettagliatamente il palazzo,elencando le sue numerose stanze,le cantine,le stalle,il granaio,un mulino a olio e un orto.
Con l’elezione di Vincenzo Gioacchino Pecci a Papa Leone XIII,il palazzo conobbe ulteriori modifiche grazie all’intervento dell’architetto Augusto Bonanni,che ne curò l’innalzamento del terzo piano e la costruzione della doppia rampa d’accesso.Fu realizzato inoltre un collegamento diretto tra la chiesa di San Leone Magno e la residenza,consentendo ai familiari del pontefice di accedere ai locali ecclesiastici con discrezione.
All’interno di Palazzo Pecci,sono custodite numerose opere d’arte di straordinario pregio,tra cui il ritratto di Leone XIII realizzato da Francesco Grandi,una serie di dipinti di Franz Xaver Winterhalter raffiguranti i reali del Belgio,e una vetrata artistica donata al papa in occasione del suo giubileo sacerdotale.Il Museo Leoniano,ospitato nelle sale del palazzo,presenta una raccolta di doni ricevuti dal pontefice durante il Giubileo del 1900 e l’Esposizione Mondiale Vaticana del 1888,tra cui oggetti esotici,collezioni naturalistiche e manufatti artistici.
Di particolare interesse è la Biblioteca del palazzo,che conserva migliaia di volumi storici,incunaboli e pergamene,tra cui una preziosa edizione del Petrarca.L’ambiente,arredato con mobili intarsiati e un antico scrittoio del papa,è una testimonianza dell’importanza della famiglia Pecci nella scena culturale europea dell’epoca.

Un’azione strategica per il turismo culturale

Secondo Luciano Ciocchetti,primo firmatario dell’ordine del giorno,l’acquisto e la valorizzazione di Palazzo Pecci rappresentano una grande opportunità per il turismo culturale dei Monti Lepini.Il Comune di Carpineto Romano lavora da tempo per trasformare l’edificio in un museo aperto al pubblico,che possa accogliere visitatori e studiosi,offrendo un percorso immersivo tra storia,arte e tradizione.
L’iniziativa rientra perfettamente negli obiettivi del Decreto Legge Cultura,che promuove la cultura come bene comune,accessibile a tutti e parte integrante della vita delle comunità.Il recupero di Palazzo Pecci non solo rafforzerà l’identità culturale locale,ma contribuirà anche a rilanciare l’economia e il turismo della zona.

La soddisfazione del sindaco Stefano Cacciotti

Soddisfatto dell’approvazione dell’ordine del giorno, il sindaco di Carpineto Romano, Stefano Cacciotti, ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro svolto:
“Palazzo Pecci è il cuore della nostra storia e rappresenta un patrimonio inestimabile per la comunità. L’impegno del Governo e del deputato Luciano Ciocchetti è stato fondamentale per portare avanti questo progetto che darà nuova vita a un luogo simbolo di Carpineto Romano. Grazie a questo intervento, possiamo finalmente guardare al futuro con la consapevolezza di poter offrire ai cittadini e ai visitatori un centro culturale di riferimento. Il restauro e la valorizzazione di Palazzo Pecci saranno il motore di una nuova stagione di crescita per il nostro territorio, rafforzando il turismo e l’identità storica della nostra comunità”.

Un passo decisivo verso la valorizzazione del patrimonio storico

L’approvazione dell’ordine del giorno segna un passo importante per la tutela del patrimonio culturale italiano.Il prossimo obiettivo sarà definire le modalità di acquisizione e gestione dell’edificio,affinché possa essere trasformato in un polo museale e culturale di riferimento per l’intero territorio.
Il sostegno del Governo a questa iniziativa testimonia l’importanza di investire nella cultura,proteggendo e valorizzando quei luoghi che rappresentano le radici e la storia del nostro Paese.L’acquisizione di Palazzo Pecci potrebbe quindi diventare un modello per future operazioni di recupero e valorizzazione di altri beni culturali,contribuendo a rendere l’Italia un punto di riferimento per il turismo culturale internazionale.

Change privacy settings
×