Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, ha recentemente partecipato al consiglio federale del basket, tenutosi nel prestigioso Salone d’Onore del Coni, dove ha accolto con favore l’invito di Gianni Petrucci, suo omologo della Federazione Italiana Pallacanestro . L’incontro ha rappresentato un’occasione per discutere l’importanza della formazione e come il calcio e il basket possano trarre vantaggio da una sinergia tra i loro rispettivi settori tecnici.
L’importanza della contaminazione tra discipline
Durante il suo intervento, Gravina ha sottolineato la necessità di una contaminazione positiva tra il calcio e il basket. Ha evidenziato che il settore tecnico della FIGC, situato a Coverciano, è una vera e propria eccellenza nel panorama sportivo, noto per la formazione di allenatori, osservatori e analisti delle prestazioni. Secondo Gravina, la collaborazione tra le due federazioni può arricchire le rispettive esperienze, portando a un miglioramento complessivo dello sport italiano. Valorizzare le competenze e le conoscenze attraverso scambi e interazioni potrebbe risultare prezioso, non solo in termini tecnici, ma anche per le pratiche manageriali.
L’evoluzione della formazione nel calcio
Gravina ha discusso come negli ultimi anni sia emersa una crescente richiesta di formazione per dirigenti sportivi. Ha citato l’interesse di realtà come Cina e Arabia Saudita, che hanno chiesto convenzioni per accedere non solo alla formazione tecnica, ma anche a quella manageriale. Questa apertura verso l’estero segnala un riconoscimento della qualità della formazione italiana. Il presidente della Federcalcio ha insistito sulla necessità di avere una classe dirigente competente, capace di gestire le complessità del mondo sportivo attuale, caratterizzato da rapide evoluzioni e sfide emergenti.
Investimenti nella formazione e nel futuro dello sport
Gravina ha concluso il suo intervento parlando dell’importanza di investire nella formazione dei dirigenti come una delle migliori strategie per il futuro dello sport in Italia. Nel 2024, la FIGC ha previsto 159 corsi destinati a formare dirigenti, illustrando così il proprio impegno nel garantire che le figure chiave del sport siano ben preparate. Questi corsi non riguardano solamente aspetti tecnici, ma mirano a fornire competenze anche nella gestione delle dinamiche sportive ben più ampie, un aspetto cruciale per la sostenibilità e la crescita del settore.
Questa proposta di collaborazione tra calcio e basket, evidenziata da Gravina, offre un orizzonte interessante per il futuro sportivo italiano, promuovendo un approccio integrato e condiviso alla formazione e alla gestione delle diverse discipline.