Conceiçao difende le sue scelte e risponde alle critiche sulla formazione del Milan

Conceiçao difende le sue scelte di formazione e promette un undici titolare strategico per la semifinale di Coppa Italia, sottolineando la necessità di pazienza per i giovani giocatori.
"Conceiçao risponde alle critiche sulla formazione del Milan, difendendo le sue scelte strategiche." "Conceiçao risponde alle critiche sulla formazione del Milan, difendendo le sue scelte strategiche."
Conceiçao risponde alle critiche sulla formazione del Milan, difendendo le sue scelte strategiche nel 2025

Milan, 1 Aprile 2025

Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, ha affrontato con decisione le critiche riguardanti le sue scelte di formazione , in particolare quelle relative a Rafael Leao durante l’incontro contro il Napoli . In un’intervista rilasciata alla vigilia del derby di semifinale di Coppa Italia , il tecnico ha voluto chiarire le sue motivazioni, evidenziando che le sue decisioni non sono casuali, ma frutto di una visione strategica della situazione della squadra .

Le scelte di formazione

“Se Leao è un titolare intermittente, è perché entra in campo e cambia le sorti della partita . Dovrebbe quindi partire dall’inizio”, ha dichiarato Conceiçao , esprimendo la sua frustrazione nei confronti di chi critica senza comprendere le dinamiche interne. “Non chiedetemi perché un giocatore non gioca; le scelte sono fatte in base a ciò che vediamo qui, che voi non potete percepire. Sono io a decidere, e mi pagano per questo”, ha aggiunto con fermezza.

Strategia per la semifinale

Il tecnico ha anche discusso della disponibilità di tutti i giocatori , sottolineando l’importanza della formazione titolare per la semifinale di Coppa Italia . “Dopo la partita è facile parlare. Domani presenteremo un undici titolare forte”, ha promesso, lasciando intendere che le sue scelte saranno strategiche e mirate a massimizzare il potenziale del gruppo .

Il caso Gimenez

Un altro argomento affrontato da Conceiçao è stato il giovane attaccante Gimenez, attualmente senza gol . “Tanti calciatori di alta qualità hanno bisogno di tempo per adattarsi al calcio italiano. Quando sono arrivato io, ero considerato una ‘pippa’, poi ho segnato in Supercoppa e sono diventato una ‘pippina’. Va lasciato tranquillo”, ha affermato, cercando di difendere il suo giocatore e di trasmettere un messaggio di pazienza e fiducia.

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