Due uomini di Arezzo in difficoltà in California
Due uomini originari di Arezzo si trovano attualmente in una situazione complicata in California, dove sono ‘bloccati’ dopo la nascita del loro bambino, concepito attraverso un percorso di maternità surrogata. La loro principale preoccupazione riguarda il ritorno in Italia, dove una recente modifica legislativa ha reso la surrogazione un reato universale.
Intervento legale dell’Associazione Luca Coscioni
Le avvocate dell’Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo e Francesca Re, sono intervenute per chiarire alcuni aspetti legali della situazione. La legge, conosciuta come ‘Varchi’, è entrata in vigore il 3 dicembre 2024 e stabilisce che i reati di surrogazione di maternità commessi all’estero possano essere puniti. Tuttavia, Gallo e Re sottolineano che, essendo una legge penale, non può essere applicata retroattivamente. Questo implica che gli eventi verificatisi prima della sua entrata in vigore non possono essere perseguiti.
Il principio di irretroattività
“Il principio di irretroattività è un pilastro della nostra Costituzione“, affermano le avvocate, evidenziando che le procedure di fecondazione assistita iniziano molto prima della nascita del bambino, con un processo che può durare fino a nove mesi. In questo contesto, Gallo e Re chiariscono che il momento in cui si consuma il reato non coincide con il parto, ma risale all’inizio della gravidanza. Pertanto, tutte le gravidanze avviate prima del 3 dicembre 2024 non rientrano nell’ambito di applicazione della legge Varchi.
Possibili conseguenze legali
Nonostante ciò, le avvocate avvertono che potrebbero comunque essere avviati procedimenti penali. Tuttavia, con una difesa adeguata, è improbabile che si arrivi a una condanna. Gallo e Re mettono in guardia anche sul fatto che abbandonare il bambino per evitare una condanna sarebbe un’azione gravissima, potenzialmente più grave del reato che si vorrebbe evitare. “Le persone che hanno avviato una gravidanza per altri prima della legge non possono certo abbandonare il bambino”, affermano, sottolineando l’importanza di proteggere il benessere del neonato.