Corteo dell’8 marzo a Roma: migliaia in piazza contro la violenza patriarcale e per i diritti delle donne

migliaia in piazza a roma per la giornata internazionale della donna, protestando contro la violenza patriarcale e chiedendo diritti e inclusività con lo slogan “lotto, boicotto, sciopero”
ALT: Corteo dell'8 marzo a Roma, migliaia di donne in piazza per combattere la violenza patriarcale e rivendicare i diritti delle donne. ALT: Corteo dell'8 marzo a Roma, migliaia di donne in piazza per combattere la violenza patriarcale e rivendicare i diritti delle donne.
corteo dell'8 marzo 2025 a roma: migliaia di donne e uomini in piazza per combattere la violenza patriarcale e rivendicare i diritti delle donne

Sotto il potente slogan “Lotto, boicotto, sciopero”, il corteo di ‘Non Una di Meno’ ha invaso le strade di Roma l’8 marzo 2025, in occasione della Giornata internazionale della donna. Migliaia di manifestanti si sono riuniti a piazza Vittorio Emanuele, dando vita a una marcia che ha attraversato il cuore pulsante della Capitale, passando per via Merulana, via Labicana e piazza del Colosseo, fino a culminare al Circo Massimo. A bordo dei camion del movimento, interpreti in lingua dei segni hanno reso gli interventi accessibili, dimostrando un forte impegno per l’inclusività.

Questa manifestazione non è solo una celebrazione, ma un autentico grido collettivo contro la violenza patriarcale, la guerra e la povertà. “Desideriamo portare nelle piazze la nostra rabbia, insieme all’amore e alla cura per il nostro corpo collettivo”, ha affermato il movimento. In piazza Vittorio Emanuele, gli studenti del movimento Osa hanno unito le loro voci, lanciando slogan contro il sindaco di Roma, Gualtieri, mentre sventolavano bandiere palestinesi e mostrano una gigantografia di Valditara vestito da sceriffo, con frasi provocatorie come “Israele che tu sia maledetta” e “Valditara vogliamo la tua testa”.

Non una di meno: “Oggi sciopero dal lavoro di cura e dai generi”

Il messaggio di ‘Non Una di Meno’ è inequivocabile: oggi si sciopera dal lavoro produttivo, riproduttivo e di cura, dai consumi e dai generi. “Rispondiamo a chi sostiene la cultura patriarcale”, hanno dichiarato, sottolineando che la sicurezza non deve essere concepita come “ordine, controllo, repressione e punizione”, ma piuttosto come “educazione alla sessualità, alle emozioni e al consenso”. Le richieste comprendono servizi sociali accessibili a tutti, centri antiviolenza con finanziamenti strutturali, il diritto alla salute e all’autodeterminazione, e l’accesso all’aborto libero.

Secondo le manifestanti, la sicurezza implica anche stipendi dignitosi, contratti adeguati e un piano casa. “Riconoscere la cittadinanza alle seconde generazioni, aprire le frontiere e chiudere i Cpr in Italia e in Albania è fondamentale”, hanno aggiunto. Inoltre, hanno espresso la loro contrarietà alla guerra, affermando che non vogliono essere né vittime né complici di un’escalation bellica sempre più preoccupante. Le attiviste hanno anche criticato le politiche del governo Meloni, il ddl Sicurezza e l’asse dei governi ultra-reazionari, promettendo di continuare a lottare per un futuro migliore.

Le altre città

Roma non è stata l’unica città a vivere questa giornata di protesta. ‘Non Una di Meno’ ha organizzato manifestazioni in oltre 60 città italiane, tutte unite sotto il medesimo slogan “Lotto, boicotto, sciopero”. Tra le città coinvolte, Ancona, Alessandria, Bari, Bologna, Milano, Napoli e Torino hanno visto le piazze affollarsi di persone pronte a far sentire la propria voce.

Queste manifestazioni rappresentano un momento cruciale per il movimento, che continua a crescere e a mobilitare sempre più persone in tutta Italia. La lotta per i diritti delle donne e contro la violenza patriarcale è più viva che mai, e le piazze italiane si sono colorate di fucsia, simbolo di una battaglia senza confini.

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