Crac As Bari: Assoluzioni e 4 Rinvii a Giudizio per Fatti Scandaliosi

Calcio: stadio Bari

Fallimento dell’As Bari: Assoluzioni e Rinvii a Giudizio

A quasi dieci anni dai fatti, le vicende legate al fallimento dell’As Bari calcio del 2014 tornano sotto i riflettori del Tribunale di Bari. Il giudice Giuseppe Ronzino ha emesso due assoluzioni e quattro rinvii a giudizio. L’ex parlamentare Salvatore Matarrese, 61 anni, e l’imprenditore Domenico De Bartolomeo sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”. Entrambi erano consiglieri della società rispettivamente dal 2002 al 2011 e dal 2008 al 2011. La Procura di Bari aveva già chiesto l’assoluzione per loro a marzo.

Antonio Matarrese, ex vicepresidente vicario del consiglio di amministrazione dal luglio 2010 al giugno 2011, è stato prosciolto dalle accuse più gravi di bancarotta fraudolenta, ma è stato rinviato a giudizio per un unico capo di imputazione. È anche ex parlamentare, ex presidente della Lega Calcio, e ex vicepresidente di Fifa e Uefa. Altri prosciolti da alcune delle accuse di bancarotta fraudolenta sono l’ex amministratore unico Claudio Garzelli, il suo successore Francesco Vinella e l’ex amministratore delegato e consigliere del consiglio di amministrazione Salvatore Matarrese, 66 anni, cugino e omonimo dell’ex parlamentare.

Invece, Vinella, Garzelli e Salvatore Matarrese sono stati rinviati a giudizio per altre ipotesi di bancarotta fraudolenta. Vinella è accusato anche di aver distratto il patrimonio societario attraverso la risoluzione del contratto tra l’As Bari e la Servizi sportivi srl, che prevedeva il pagamento di un canone annuo di un milione di euro a favore del Bari. Antonio Matarrese è stato rinviato a giudizio solo per aver “formato il contratto di risoluzione” con la Servizi sportivi.

Le accuse riguardano la gestione della società sportiva tra il 2009 e il 2014. Durante questo periodo, secondo le indagini, sono stati accumulati debiti tributari per mancati versamenti al fisco per un totale di quasi 55 milioni di euro. Nonostante ciò, sono state compiute anche operazioni che hanno impoverito il patrimonio della società, aggravando la situazione di dissesto fino al fallimento.