Crescita dell’export italiano verso i paesi extra Ue nel 2024: i dati di Istat

Nel 2024, l’export italiano verso paesi extra UE cresce dell’1,2%, sostenuto da beni durevoli e non durevoli, mentre le importazioni calano del 6,2%, evidenziando un avanzo commerciale di 65 miliardi di euro.
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L’analisi dei dati forniti da Istat per il 2024 mette in luce l’andamento crescente dell’export italiano verso i paesi extra Unione Europea. Sebbene il tasso di crescita si sia leggermente ridotto rispetto al 2023, le vendite di beni di consumo e di beni intermedi continuano a sostenere l’export nazionale. Parallelamente, il mercato delle importazioni ha registrato una contrazione significativa, suggerendo un cambiamento nei comportamenti di acquisto, principalmente legato ai consumi energetici.

Andamento dell’export nel 2024

Nel 2024, l’export italiano verso i paesi non appartenenti all’Unione Europea ha registrato una crescita complessiva dell’1,2%, un calo rispetto al +2,1% ottenuto nell’anno precedente. Le vendite di beni di consumo e beni intermedi risultano essere i principali fattori di sostegno di questo risultato. La maggioranza delle esportazioni ha riguardato prodotti durevoli e non durevoli, con un incremento particolare significativo per i beni durevoli che hanno visto un aumento del 9,9%. Quest’andamento evidenzia il trend di preferenza dei mercati esteri verso la qualità e la diversificazione dei beni italiani. È fondamentale notare che, nonostante la crescita più contenuta, l’export continua a rappresentare un pilastro per l’economia nazionale, mantenendo un buon livello di competitività a livello globale.

Analisi delle importazioni nel 2024

Le importazioni nel 2024 hanno mostrato una contrazione di ben 6,2%, segnando un notevole cambio rispetto al valore di -20,3% registrato nel 2023. Questa diminuzione si spiega in gran parte attraverso un calo degli acquisti di energia, che hanno inciso in modo forte sul totale delle importazioni. Il quadro si complica ulteriormente se si considera che nel quarto trimestre 2024 le importazioni hanno visto un incremento del 4,5%, con un notevole incremento degli acquisti di beni di consumo non durevoli, che sono aumentati dell’11,4%. Questa crescita suggerisce un miglioramento dei consumi interni, ma è anche un segnale di un possibile ripristino di fiducia da parte dei consumatori.

Avanzo commerciale e conclusioni

Al termine del 2024, l’Italia chiude con un avanzo commerciale verso i paesi non europei di 65 miliardi di euro, contrastando il dato di 45,6 miliardi dell’anno precedente. Questo significativo aumento dimostra che, nonostante le sfide legate alle importazioni e ai costi energetici, il paese riesce a mantenere un saldo commerciale positivo grazie all’export. La doppia direzione di crescita nelle vendite di beni, sia durevoli che non durevoli, insieme alla contrazione delle importazioni, suggerisce una potenziale ripresa e un consolidamento della posizione dell’Italia nei mercati internazionali. Questi dati incentivano una riflessione sui futuri sviluppi dell’economia nazionale e sull’importanza di continua innovazione e diversificazione dell’offerta.

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