De Rossi si prepara a tornare in panchina: “Spero di allenare presto una squadra”

Daniele De Rossi esprime il desiderio di tornare ad allenare e sottolinea l’importanza del gioco libero per la formazione dei giovani calciatori in Italia.
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De Rossi annuncia il suo desiderio di tornare ad allenare nel 2025, preparandosi per una nuova avventura in panchina

Le aspirazioni future di Daniele De Rossi

Daniele De Rossi, ex centrocampista della Roma e attuale presidente dell’OstiaMare, ha recentemente rivelato le sue ambizioni nel mondo del calcio . Durante una visita all’impianto sportivo Anco Marzio di Ostia , accompagnato dall’assessore allo Sport , Turismo , Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale , Alessandro Onorato, e dal presidente del X municipio , Mario Falconi, De Rossi ha manifestato il desiderio di tornare ad allenare . “Spero di non essere libero per fare il mister a breve, anzi secondo me non sarò libero per fare l’ allenatore “, ha affermato, dimostrando che il suo amore per la panchina è ancora forte.

Riflessioni sul ruolo attuale

Il 25 marzo 2025, De Rossi ha condiviso le sue riflessioni riguardo al suo attuale ruolo e alle sfide che comporta. “Il mio lavoro è un altro, ma la mia passione gigante è quella di allenare “, ha dichiarato. L’ex capitano giallorosso ha evidenziato come l’attività di allenatore richieda un impegno totale, escludendo la possibilità di gestire contemporaneamente altre responsabilità . “Un allenatore non ha tempo di pensare a due squadre “, ha aggiunto, sottolineando che il suo attuale incarico come presidente richiede già notevoli energie .

Il calcio italiano e la formazione dei giovani

Oltre a discutere del suo futuro , De Rossi ha analizzato la situazione del calcio italiano , ponendo l’accento sull’importanza di una formazione adeguata per i giovani calciatori . Secondo lui, per coltivare talenti come quelli del passato, servirebbero più ore di gioco libero : “5, 6, 8 ore di calcio per strada a settimana”. Ha ricordato come in passato i ragazzi giocassero su superfici diverse, come cemento e sabbia , un’esperienza che contribuiva a sviluppare una maggiore abilità nel toccare la palla .

Confronti internazionali e importanza del gioco libero

“Se guardiamo ad Argentina e Brasile , la sensazione è che loro continuino a giocare tanto per strada, nei campetti o sulla sabbia “, ha spiegato De Rossi, confrontando la situazione italiana con quella di altre nazioni calcistiche. Ha sottolineato che, sebbene la scuola calcio sia fondamentale, non dovrebbe sostituire completamente il gioco libero , essenziale per la crescita dei giovani calciatori. “Fra qualche anno, magari ciclicamente, torneremo a produrre i Totti e i Del Piero “, ha concluso, lasciando intravedere una speranza per il futuro del calcio italiano.

Un appello per il gioco spontaneo

In un contesto in cui il calcio giovanile è sempre più strutturato, De Rossi invita a non dimenticare l’importanza del gioco spontaneo , un aspetto che potrebbe fare la differenza nella formazione dei prossimi talenti . Con la sua esperienza e passione , l’ex calciatore sembra pronto a tornare in campo , sperando di contribuire a un cambiamento positivo nel panorama calcistico nazionale.

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