L’ex arbitro di calcio, Massimo De Santis, ha recentemente condiviso le sue riflessioni sul controverso utilizzo del VAR nel calcio, in un’intervista esclusiva con l’agenzia Adnkronos, tenutasi il 25 marzo 2025. Durante la conversazione, De Santis ha affrontato temi cruciali riguardanti l’implementazione della tecnologia in campo e le sue conseguenze sulle decisioni arbitrali.
De Santis ha evidenziato che, sebbene il VAR possa essere un valido supporto per gli arbitri, la sua applicazione attuale presenta molte lacune. “Un chiarimento delle decisioni al pubblico durante le partite sarebbe un’ottima iniziativa”, ha dichiarato. Tuttavia, ha sottolineato un problema fondamentale: “Se non ci sono decisioni chiare e univoche, come spesso accade, il VAR diventa uno strumento mal utilizzato”. La frustrazione per le decisioni arbitrali ambigue è palpabile, e De Santis ha esortato le autorità calcistiche, come l’AIA e la FIGC, a stabilire linee guida più precise per garantire uniformità nelle decisioni tra i vari campi.
Il ruolo del var e le critiche di de Santis
Nel suo intervento, De Santis ha messo in luce come il VAR potrebbe essere un mezzo efficace per garantire che le partite si concludano senza errori. “È fondamentale che calciatori e spettatori comprendano che le decisioni finali siano giuste”, ha affermato. Tuttavia, ha anche avvertito che l’attuale utilizzo del VAR genera confusione e dubbi tra i tifosi. “Ci lascia sempre con interrogativi al termine di ogni partita”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di una comunicazione chiara e trasparente.
L’ex direttore di gara ha anche menzionato un nuovo strumento, il VarDict, che potrebbe migliorare la situazione. “Se i tifosi ricevono spiegazioni chiare e vedono che le immagini giustificano le decisioni, è più probabile che queste vengano accettate”, ha spiegato. Tuttavia, ha messo in guardia contro il rischio di interpretazioni soggettive delle immagini, che potrebbero alimentare ulteriori polemiche. “Il calcio sta diventando troppo soggettivo, influenzato dalle decisioni che vengono prese nella sala VAR. Questo non è accettabile”, ha affermato con fermezza.
Il futuro dell’arbitraggio nel calcio
De Santis ha concluso il suo intervento con un appello chiaro: “L’arbitro deve tornare a essere l’arbitro”. Secondo lui, è fondamentale che gli arbitri dimostrino la loro competenza e capacità di prendere decisioni in campo, senza fare eccessivo affidamento sulla tecnologia. La sua visione per il futuro del calcio è quella di un ritorno a un arbitraggio più tradizionale, dove le decisioni siano chiare e condivise da tutti, riducendo al minimo le controversie.
In un’epoca in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale nel calcio, le parole di De Santis risuonano come un monito: la tecnologia deve servire a migliorare il gioco, non a complicarlo ulteriormente. La sfida ora è trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione, per garantire che il calcio rimanga uno sport appassionante e giusto per tutti.