Detenuto evade durante visita ospedaliera, trovato nel parcheggio: dettagli e fatti

Ospedale Vito Fazzi di Lecce

Detenuto evaso dal carcere di Lecce: ritrovato nascosto sotto un’auto

Un detenuto di 30 anni, incarcerato per omicidio nel carcere di Lecce, è riuscito a fuggire durante una visita all’ospedale Vito Fazzi. Nonostante gli agenti penitenziari abbiano sparato alcuni colpi di pistola in aria per intimorirlo, il fuggitivo è riuscito a far perdere le sue tracce. Tuttavia, poco dopo è stato ritrovato nascosto sotto un’auto nel parcheggio dello stesso ospedale.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il detenuto, di nazionalità cubana, si era sentito male ed era stato trasportato al pronto soccorso del Fazzi. Sfruttando un momento di distrazione, è riuscito a eludere i controlli della polizia penitenziaria e a fuggire dall’ospedale. All’esterno, gli agenti hanno immediatamente avviato un inseguimento e hanno sparato alcuni colpi di avvertimento in aria. Nonostante ciò, il fuggitivo è riuscito a far perdere le sue tracce, scatenando così una vasta operazione di ricerca. Alla fine, è stato ritrovato dagli agenti penitenziari, che lo hanno trovato nascosto sotto un’auto nel parcheggio dell’ospedale.

La fuga del detenuto ha destato preoccupazione e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza all’interno del carcere di Lecce. Le autorità stanno indagando sulle circostanze che hanno permesso al detenuto di eludere i controlli e di fuggire dall’ospedale. Al momento, non sono state fornite ulteriori informazioni sulla possibile complicità di altre persone nella fuga.

La cattura del fuggitivo è stata un successo per le forze dell’ordine, che hanno dimostrato grande determinazione nel ritrovarlo. Tuttavia, l’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle strutture carcerarie e sulla necessità di rafforzare i protocolli di sicurezza per evitare future fughe. Le autorità dovranno valutare attentamente le misure di sicurezza attualmente in vigore e prendere eventuali provvedimenti per prevenire situazioni simili in futuro.

In conclusione, la fuga del detenuto dal carcere di Lecce e il suo successivo ritrovamento nascosto sotto un’auto nell’ospedale Vito Fazzi hanno messo in luce la necessità di rivedere e rafforzare i protocolli di sicurezza all’interno delle strutture carcerarie. Le autorità dovranno fare tutto il possibile per garantire che episodi del genere non si ripetano, proteggendo così la sicurezza della comunità e degli operatori delle forze dell’ordine.