Il documentario “Gen_”, diretto da Gianluca Matarrese, si distingue come una rara esplorazione delle complessità che nascono dall’interazione tra la struttura legale e amministrativa del sistema sanitario pubblico e le esperienze individuali, spesso vulnerabili, di pazienti che vi si interfacciano. Presentato al Sundance Film Festival, nella sezione World Cinema Documentary Competition, il film non si propone di offrire una critica politica o medica, ma di mostrare come l’intimità delle vite di queste persone diventi un argomento politico di rilievo.
Il cuore del racconto: Maurizio Bini e il suo ospedale
Al centro della narrazione si trova il Dr. Maurizio Bini, medico dell’ospedale Niguarda di Milano, che svolge un ruolo fondamentale nel supportare i pazienti afferenti a due specifici nuclei: il centro per la disforia di genere e la struttura per la diagnosi e terapia della sterilità e crioconservazione. Le giornate del Dr. Bini sono piene di incontri che portano con sé emozioni profonde e storie uniche. Ogni paziente porta in sé desideri e battaglie, dal sogno di avere un figlio all’affermazione della propria identità di genere.
Il documentario non si limita a documentare le pratiche mediche, ma si sofferma su momenti intimi e umani, rivelando la dedizione e l’umanità che caratterizzano il lavoro del Dr. Bini. Attraverso il suo sguardo, si evidenziano le sfide quotidiane e le speranze di chi si presenta in ospedale. Matarrese decide di non forzare la narrazione con il proprio intervento, limitandosi a catturare il flusso della vita ospedaliera. Questa scelta permette di immergersi genuinamente nelle storie che si intrecciano all’interno di quelle mura.
Tematiche attuali e significato del film
“Gen_” non affronta solo le questioni legate alla medicina, ma si addentra in un territorio ricco di implicazioni sociali e culturali, rendendo il film estremamente attuale. Con le politiche e i dibattiti sull’identità di genere e sulla fecondazione che occupano un posto di rilievo nel panorama politico contemporaneo, la decisione di Matarrese di aprire il film con le dichiarazioni di alcuni leader politici, inclusa Giorgia Meloni, getta luce sull’urgenza di tali questioni.
La pellicola si snoda tra le emozioni di chi vive l’attesa di un cambiamento, di un sogno che potrebbe diventare realtà o di una transizione desiderata ma complessa. La gittata delle storie raccontate permette di capire come l’ambito medico riesca a riflettere le tensioni della società, rendendo il film un’opera di grande impatto. Il modo in cui il Dr. Bini comunica con i pazienti, con tatto e sensibilità, è una testimonianza di quanto l’umanità possa emergere anche nelle difficoltà della legge e della burocrazia.
La visione di Matarrese e il potere del documentario
Gianluca Matarrese, attraverso “Gen_”, porta avanti un’idea di documentario che va oltre la mera cronaca, cercando di mostrare l’essenza umana delle storie raccontate. La macchina da presa diventa un testimone silenzioso che accompagna il Dr. Bini nelle sue giornate, senza interferire, permettendo così di cogliere i piccoli e grandi momenti di vita che si consumano in ospedale.
Se da un lato il film offre uno sguardo intimo sulla professione medica e sulle sfide che affrontano i pazienti, dall’altro invita a riflettere sulle dinamiche sociali e politiche che influenzano la vita di molte persone. Il messaggio di speranza e resilienza emerge chiaramente, ponendo l’accento sulla forza interiore di chi cerca di affrontare le proprie difficoltà e imbattersi in una vita migliore. Quanto rappresentato nel documentario invita a un dialogo aperto sulle sfide contemporanee nel campo della medicina e dell’identità, rendendolo un’opera significativa nell’attuale panorama cinematografico italiano.