Domani la Commissione di Venezia si riunisce per discutere pareri sulla democrazia

sessione plenaria della commissione di venezia: discussione su elezioni, legislazione e democrazia in europa con rappresentanti di 46 paesi e osservatori internazionali.
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la commissione di venezia si riunisce domani per discutere importanti pareri sulla democrazia nel 2025

Sessione plenaria della commissione di venezia

La Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d’Europa, si prepara a un’importante sessione plenaria che si svolgerà da domani a sabato nella storica Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia. Questo incontro, il 142° della sua storia, accoglierà rappresentanti di 46 paesi europei e cinque stati osservatori, tra cui Canada, Giappone e Stati Uniti. La Russia, invece, non parteciperà a causa di recenti eventi geopolitici.

Temi in discussione

L’agenda della Commissione è ricca di argomenti cruciali, focalizzandosi in particolare sui “pareri” richiesti dagli stati membri e dall’Assemblea parlamentare. Tra le questioni in discussione figurano le elezioni in Kosovo, l’espropriazione della proprietà in Armenia per motivi di interesse pubblico e la revisione della legge sulla Corte costituzionale in Moldavia. Si parlerà anche degli emendamenti al codice delle infrazioni amministrative in Georgia e dell’uso delle lingue delle minoranze in Macedonia.

Il tema più atteso

Il tema più atteso riguarda le condizioni che consentirebbero a una Corte costituzionale di annullare le elezioni, sollevato da Theodoros Rousopoulos, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Questa questione è emersa a seguito di un controverso caso in Romania, dove le elezioni sono state invalidate, sollevando interrogativi sulla legittimità e sull’integrità del processo elettorale.

Il rapporto degli esperti

Il rapporto che sarà discusso è stato redatto da un team di esperti provenienti da diversi paesi, tra cui Italia, Austria e Germania. Pur non entrando nei dettagli del caso rumeno, il documento conferma che in determinate circostanze una Corte costituzionale può effettivamente invalidare le elezioni. Le analisi contenute nel rapporto, lunghe venti pagine, evidenziano le “circostanze eccezionali” che giustificherebbero tale decisione, stabilendo un principio fondamentale: le conseguenze dell’invalidamento devono risultare meno dannose rispetto all’accettazione dei risultati elettorali, anche se questi presentano delle irregolarità.

Valutazione della legislazione elettorale

Inoltre, gli esperti sottolineano che le Corti costituzionali hanno la competenza di valutare la costituzionalità della legislazione elettorale e di intervenire qualora questa non garantisca il diritto a elezioni libere. Si discuterà anche dell’impatto delle tecnologie digitali nelle campagne elettorali e dell’influenza esterna, sia da parte di organizzazioni non governative che di attori statali e non statali stranieri.

Un weekend di discussioni intense

La Commissione di Venezia si prepara, quindi, a un weekend di discussioni intense e decisive, con l’obiettivo di definire linee guida che possano garantire la democrazia e la legalità nei processi elettorali in tutta Europa.

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