Il weekend di competizioni a Cogne ha visto i norvegesi in grande spolvero, specialmente nella gara maschile di 10 chilometri a tecnica libera. Questo evento ha reso evidente la superiorità nordica, con protagonisti ben noti nel panorama dello sci di fondo. Si è trattato di un appuntamento che ha attratto l’attenzione degli appassionati, mettendo in mostra talento e resistenza.
Le prestazioni straordinarie dei norvegesi
Nel corso della 10 km a tecnica libera, Harald Amundsen si è affermato come vincitore, chiudendo la gara con un tempo di 21 minuti e 45 secondi. Questa prestazione gli ha permesso di concludere la gara con un vantaggio di 11.7 secondi su Iver Andersen, che ha tagliato il traguardo al secondo posto. Martin Nyenget ha seguito a ruota, arrivando terzo a 15.7 secondi dal vincitore. Il podio è stata un’affermazione chiara del dominio norvegese, con altri due atleti, Edvin Anger dalla Svezia e Simen Krueger dalla Norvegia, che hanno completato la top five. Questa gara ha messo in evidenza la forza del team norvegese, che continua a essere un punto di riferimento nello sport.
La prestazione italiana
Per quanto riguarda la delegazione italiana, Davide Graz ha ottenuto un rispettabile nono posto, mostrando una buona prestazione nonostante il vantaggio significativo dei norvegesi. Giovanni Ticcò ha colto l’occasione per dimostrare il proprio valore, piazzandosi al sedicesimo posto, un risultato che contribuisce a rafforzare la presenza italiana nelle competizioni internazionali. Altri atleti italiani hanno ottenuto posizioni nei primi trenta, con Elia Barp al ventitreesimo posto e Simone Daprà al ventisettesimo, rispettivamente a 51.9 e 59.3 secondi dal leader della gara. Questi risultati rappresentano un passo avanti per il movimento italiano, evidenziando una certa competitività , anche se il gap con i norvegesi rimane ampio.
I commenti degli atleti
Federico Pellegrino, atleta di punta del team italiano, ha chiuso la sua prova al trentunesimo posto, dopo due giorni intensi di competizioni sprint. Pellegrino ha condiviso le difficoltà incontrate durante la gara, sottolineando come il vento abbia costituito un fattore avverso: “Il vento era molto fastidioso ed ha giocato a mio sfavore”. Nonostante questo, l’atleta ha trovato segnali positivi nel piazzamento di altri connazionali nelle posizioni di vertice. Questa dichiarazione mostra un atteggiamento propositivo e speranzoso per il futuro dello sci di fondo italiano. Gli altri atleti italiani hanno faticato, con Giandomenico Salvadori al trentatreesimo posto, Paolo Ventura al quarantaduesimo, Alessandro Chiocchetti al quarantanovesimo, Martin Coradazzi al cinquantasettesimo, Lorenzo Romano al sessantatreesimo e Mikael Abram al sessantaseiesimo.
La competizione, segnata da condizioni meteo impegnative e da un alto livello tecnico, ci offre molteplici spunti di riflessione sullo stato attuale dello sci di fondo, in particolare per quanto riguarda le squadre nordiche e italiane. Durante il fine settimana, Cogne ha rappresentato un palcoscenico ideale per mettere in evidenza sia le sfide che le opportunità per gli atleti in vista delle prossime gare e dei futuri sviluppi nel circuito internazionale.