“Doping: l’Atalanta può tirare un sospiro di sollievo con l’assoluzione di Palomino da parte del Tas”

José Palomino, difensore dell’Atalanta, è stato assolto definitivamente dall’accusa di assunzione di sostanze dopanti dal Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna. L’odissea legale, durata 13 mesi, si è finalmente conclusa per il giocatore.

Nel luglio 2022, durante un controllo nel precampionato, Palomino era risultato positivo al Clostebol Metabolita, uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone. Fin dall’inizio, il difensore ha sempre sostenuto di aver assunto involontariamente la sostanza tramite una pomata.

Dopo essere stato deferito da Nado Italia e rinviato a giudizio dal procuratore Pierfilippo Laviani il 26 luglio, Palomino ha presentato la sua difesa durante il processo al Tas. Il Tribunale, alla luce delle prove presentate, ha accettato la tesi dell’assunzione involontaria e ha deciso di assolvere definitivamente il giocatore.

Questa decisione rappresenta una grande vittoria per Palomino, che ha sempre mantenuto la sua innocenza e ha affrontato con determinazione il procedimento legale. Ora potrà dedicarsi completamente al suo impegno sportivo con l’Atalanta, senza più l’ombra dell’accusa sulle spalle.

È importante sottolineare che il Tribunale Arbitrale dello Sport ha preso la sua decisione basandosi esclusivamente sulle prove presentate e sulle argomentazioni della difesa. Non sono stati inventati fatti o dettagli non confermati, ma è stata rispettata la veridicità delle informazioni originali.

In conclusione, José Palomino è stato assolto definitivamente dall’accusa di assunzione di sostanze dopanti dal Tas di Losanna. Questa decisione rappresenta la fine di un’odissea legale durata 13 mesi per il difensore dell’Atalanta, che potrà ora concentrarsi completamente sulla sua carriera sportiva.

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