I membri del Comitato Olimpico Internazionale hanno deciso di assegnare le Olimpiadi invernali del 2030 e del 2034 in una sola sessione. La decisione è stata presa a causa dei problemi riguardanti i potenziali organizzatori che hanno ritardato i piani per il 2030. Sapporo, favorita per ospitare le Olimpiadi invernali del 2030, si è ritirata ufficialmente dopo il ritiro del sostegno pubblico in Giappone a seguito degli scandali di corruzione di Tokyo 2020.
Il cambiamento climatico minaccia gli eventi sulla neve
Il presidente del Cio, Thomas Bach, ha affermato che uno studio preliminare ha rilevato che entro il 2040 solo dieci nazioni saranno in grado di ospitare gli eventi sulla neve dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Il cambiamento climatico ha portato alla scarsità di neve naturale in alcune regioni, mettendo a rischio l’industria degli sport sulla neve.
Approvato il piano per un doppio mandato
La votazione per assegnare le Olimpiadi invernali del 2030 e del 2034 in una sola sessione ha ricevuto diverse astensioni, ma è stata approvata. Questa opzione darà stabilità alla Commissione nel valutare le prospettive degli sport invernali. La proposta è simile al voto del 2017 che ha assegnato i Giochi del 2024 e del 2028 rispettivamente a Parigi e Los Angeles.
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Tre paesi interessati ad organizzare le Olimpiadi invernali del 2030
Prima della votazione, il capo della commissione austriaca Karl Stoss ha dichiarato che tre paesi erano interessati ad organizzare le Olimpiadi invernali del 2030, con Svezia, Svizzera e Francia in testa.
Salt Lake City preferisce il 2034
Salt Lake City negli Stati Uniti preferirebbe ospitare le Olimpiadi invernali del 2034, per creare una distanza maggiore tra quell’evento e i Giochi estivi del 2028 a Los Angeles.
(Articolo tratto da ANSA-AFP)