Emanuela Orlandi: il mistero dei nastri ripuliti da voci maschili e l’appello urgente di Pietro Orlandi ai partiti

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, ha lanciato un appello ai partiti politici affinché si acceleri il processo di costituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela e di Mirella Gregori. Durante la presentazione del suo libro ‘Cercando Emanuela’, Pietro Orlandi ha dichiarato: “L’appello ai partiti è di accelerare i tempi il più possibile: la Commissione di inchiesta è legge e aspettare altri mesi perché i nominativi dei componenti non vengono presentati è pesante”. Ha inoltre espresso la sua preoccupazione riguardo alla mancanza di un limite di tempo per la presentazione dei nominativi dei membri della Commissione, sottolineando che ci potrebbero essere persone che vogliono rallentare il processo.

Pietro Orlandi ha ribadito che l’obiettivo principale è quello di ottenere verità e giustizia e ha espresso la sua frustrazione per gli ostacoli che si stanno incontrando lungo il cammino. “L’attesa sta diventando ingombrante”, ha affermato.

Le accuse dell’avvocato Sgrò

Secondo l’avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, la verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi è stata nascosta per anni a causa dell’implicazione degli apparati dello Stato. Sgrò ha sottolineato che esiste un nastro, depositato nel luglio del 1983, da cui sono state cancellate delle voci maschili nel corso degli anni. Pietro Orlandi ha ritrovato documenti che fanno riferimento a queste voci maschili e sarebbe interessante che la Commissione di inchiesta recuperasse gli originali.

L’avvocato Sgrò ha anche evidenziato l’importanza di indagare sulle persone coinvolte nelle indagini condotte dai Servizi, al fine di ricostruire una parte significativa della storia. Nel nastro, secondo Sgrò, ci sarebbe una voce che i familiari hanno riconosciuto come quella di Emanuela, che sembra essere torturata. Tuttavia, quando il padre di Pietro ha portato il nastro in procura, gli è stato detto che si trattava di un film porno. Sgrò ha anche menzionato la sepoltura di Enrico de Pedis a Sant’Apollinare come un altro aspetto che lascia perplessi.

La richiesta di Pietro Orlandi

Pietro Orlandi ha espresso la sua preoccupazione per il protrarsi dell’attesa e ha chiesto ai partiti politici di accelerare il processo di costituzione della Commissione d’inchiesta. La sua priorità è ottenere verità e giustizia per sua sorella Emanuela e per Mirella Gregori. Ha sottolineato che il raggiungimento di questo obiettivo non dovrebbe essere ostacolato e ha invitato la Commissione di inchiesta a recuperare gli originali del nastro del 1983, in cui sono state cancellate voci maschili. Pietro Orlandi ha anche evidenziato l’importanza di indagare sul coinvolgimento degli apparati dello Stato e delle persone che hanno condotto le indagini dei Servizi. La sepoltura di Enrico de Pedis a Sant’Apollinare è stata menzionata come un altro aspetto che solleva interrogativi.