Europa Verde, dimissioni di Evi: il ruolo di co-portavoce femminile solo di facciata, accusa di oscuramento

Eleonora Evi si dimette da co-portavoce di Europa Verde

Eleonora Evi ha comunicato la sua inaspettata decisione di dimettersi da co-portavoce di Europa Verde, incarico che condivideva con Angelo Bonelli. Secondo fonti interne al partito, la sua scelta ha sorpreso le donne della direzione nazionale, dove la parità di genere è sempre stata rispettata. Evi ha reso pubbliche le sue motivazioni attraverso un lungo post su Facebook, in cui ha dichiarato di non voler essere una “marionetta del pinkwashing”.

Evi è stata eletta co-portavoce nazionale di Europa Verde nel 2021 con grande entusiasmo e la convinzione di poter contribuire alla fondazione di un progetto ecologista innovativo. Ha dimostrato impegno e entusiasmo fin da subito, viaggiando in lungo e in largo per l’Italia. Come europarlamentare, si è resa disponibile e ha dedicato risorse al partito. Tuttavia, dopo le elezioni politiche del 2022, qualcosa ha scatenato un corto circuito imprevedibile. I vecchi dirigenti hanno iniziato a ostacolarla perché aveva idee diverse e pretendeva di essere coinvolta nelle decisioni politiche riguardanti liste, alleanze e strategie elettorali.

Evi ha denunciato di essere stata accusata di ingratitudine nei confronti del partito che l’aveva accolta e le aveva offerto un posto in Parlamento. Le sue idee alternative o complementari a quelle dell’establishment del partito hanno generato reazioni impreviste, come chiusura, diffidenza o sospetto. Ha anche sottolineato che la sua figura è stata sempre più oscurata nel corso dell’ultimo anno, segno della deriva autoritaria e autarchica del partito. Pertanto, ha deciso di dimettersi dal ruolo di co-portavoce femminile, che secondo lei è diventato solo una carica di facciata.

La replica di Angelo Bonelli

Angelo Bonelli ha risposto alle accuse di Evi, affermando che le divergenze politiche sono normali in tutti i partiti. Ha citato l’esempio dell’alleanza europea che riconferma Avs, a cui il partito ha votato favorevolmente mentre Evi no. Ha sottolineato che Europa Verde è un partito con parità di genere e che conta donne eccezionali, come Luana Zanella.

Quando gli è stato chiesto delle accuse di paternalismo e atteggiamento patriarcale mosse da Evi, Bonelli ha risposto categoricamente che sono false. Ha invitato a chiedere alle donne dei Verdi, inclusa Zanella, per confermare la sua posizione.

La controreplica di Eleonora Evi

Evi ha ribadito le sue riflessioni che l’hanno portata a dimettersi da co-portavoce di Europa Verde. Ha sottolineato la questione della diversità di vedute sulla lista unitaria con Sinistra Italiana alle elezioni europee. Ha contestato principalmente il metodo con cui la decisione è stata comunicata attraverso i giornali anziché passare dal consiglio federale del partito.

Riguardo alle accuse di atteggiamento patriarcale, Evi ha risposto che si potrebbe chiedere anche a Simona Saraceno, che si è dimessa anch’essa da co-portavoce del Lazio. Ha sottolineato che si tratta di una questione politica e di genere.

L’appello delle donne di Europa Verde

Le donne di Europa Verde hanno espresso il loro rammarico per le dimissioni di Eleonora Evi, sottolineando che ha avuto molto sostegno all’interno del partito, essendo stata eletta parlamentare con due seggi garantiti. Hanno sottolineato che il partito ha sempre garantito la possibilità di esprimere dissenso e costruire alternative. Hanno respinto le accuse di Evi riguardo a una presunta penalizzazione per la sua gravidanza, definendole diffamatorie.