Eva Henger racconta a La volta buona il rapimento della figlia Mercedesz da una vicina di casa

Eva Henger racconta il drammatico rapimento della figlia Mercedesz, un’esperienza che ha segnato profondamente la loro vita e il loro legame materno.
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Eva Henger svela a La volta buona il drammatico rapimento della figlia Mercedesz da parte di una vicina di casa

Oggi, mercoledì 12 marzo 2025, la celebre attrice Eva Henger è stata ospite del programma televisivo “La volta buona“, condotto da Caterina Balivo. Insieme a lei, la figlia Mercedesz, oggi 33enne e modella affermata. Durante l’intervista, Eva ha rievocato un episodio drammatico che ha segnato la loro vita: il rapimento della piccola Mercedesz , avvenuto quando aveva solo due anni, da parte di una vicina di casa .

Il racconto di Eva Henger

Con grande emozione, l’attrice ha descritto quel giorno terribile che ha stravolto la sua esistenza. “Mercedesz era una bambina vivace, non stava mai ferma. Ricordo di averla cercata disperatamente in casa, ma non riuscivo a trovarla”, ha raccontato Eva, visibilmente scossa mentre riviveva quei momenti di panico. “Mia suocera è arrivata subito per aiutarmi e abbiamo contattato la polizia . Ero incinta di Riccardino , al quarto mese, e la paura mi ha colpita così forte che ho cominciato a sanguinare. Tremavo, non riuscivo più a vedere nulla”.

La vicina di casa , ossessionata da Mercedesz , si era avvicinata alla famiglia, sostenendo che la piccola dovesse essere sua figlia. “Mia suocera ha subito pensato a lei e ha bussato alla sua porta”, ha spiegato Eva. La situazione si è rivelata ancora più angosciante per Mercedesz , che ha condiviso pochi ricordi di quel giorno. “Mi hanno chiuso in una stanza buia e mi hanno fatto giocare al Nintendo . Ero agitata e piangevo”, ha raccontato la modella.

Il rapimento è durato circa cinque ore, un periodo in cui il terrore ha invaso la mente di Eva, soprattutto perché in quel momento si parlava molto della scomparsa di Angela Celentano . “Ero terrorizzata. Quando finalmente l’abbiamo trovata, ho deciso che non l’avrei più lasciata da sola”, ha concluso Eva, sottolineando l’impatto duraturo di quell’esperienza sulla loro vita.

La storia di Eva e Mercedesz non è solo un racconto di paura, ma anche di resilienza e amore materno , un legame che si è rafforzato attraverso le avversità.

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